CAMORRA: NELLA RETE VIVANDIERE KILLER E CUGINO 'SERGENTE'
Data: Venerdì, 07 novembre @ 20:49:03 CET
Argomento: Cronaca




CASERTA - Si restringe di ora in ora il cerchio attorno a Giuseppe Setola: capo della fazione stragista dei clan dei Casalesi, autori di numerosi agguati e omicidi, superlatitante. Solo oggi sono stati quattro gli arresti: in manette fiancheggiatori di Setola. E intanto il coordinatore della Dda Franco Roberti dice: "Setola è sempre più isolato, dovrebbe valutare di costituirsi, prima o poi ci arriviamo". Mentre si teme che proprio in mano di Setola e dei suoi fedelissimi, ci siano 50 kg di tritolo, tra pentiti, intercettazioni e serrate indagini, il 'gruppo di fuoco', autore, tra l'altro della strage di Castelvolturno, si sta sempre, dunque, più decimando. Oggi è stata la volta di Vincenzo Cirillo, pregiudicato, 25 anni, cugino di Alessandro, fratello di Francesco, arrestato lo scorso mese con l'accusa di essere uno degli 'esattori' del pizzo ai danni dell'imprenditore Domenico Noviello ucciso in località Baia Verde a Castelvolturno per avere denunciato in passato i suoi estorsori. Il pregiudicato è inoltre cugino di Alessandro, arrestato insieme a Oreste Spagnuolo (diventato collaboratore di giustizia) ed Emilio Di Caterino dai carabinieri nel Napoletano perché accusati tra l'altro della strage di Castelvolturno, messa in atto nella notte tra il 18 e il 19 settembre. Forniva, invece, aragoste ai killer della strage, Giovanni Giaccio, 45 anni, titolare del ristorante albergo 'Sayonara' di Castelvolturno: fermato dai carabinieri del comando provinciale di Caserta, secondo gli investigatori, Giaccio avrebbe fornito cibo e vivande - in particolare aragoste - ai componenti del commando di fuoco autore della strage degli immigrati a Castelvolturno. Anche Giaccio è considerato affiliato alla frangia stragista del clan dei Casalesi. Il ristoratore, secondo l'accusa, aveva il compito di reperire le abitazioni per i latitanti e di fornire loro anche le aragoste rinvenute nella villa dove furono catturati il 30 settembre scorso Alessandro Cirillo, Oreste Spagnuolo e Giovanni Letizia. La struttura alberghiera di Giaccio - nella quale già nell'ottobre 2005 i carabinieri avevano fatto irruzione interrompendo un summit di camorra tenuto da Raffaele Bidognetti - è stata sequestrata. Hanno, invece, tentato la fuga dalla villetta di Villarica dove si nascondevano, Davide Granata, 33 anni, e Giuseppe Alluce, 32 anni, entrambi di Casal di Principe e arrestati dalla Squadra mobile di Caserta. Sono accusati di aver favorito la latitanza di Setola ma anche di aver preso parte all'agguato, lo scorso agosto, contro 5 nigeriani, a Castelvolturno. Non è escluso che tra i quattro ci possa essere anche chi ha sparato, uccidendo, sempre a Castelvolturno, sei immigrati lo scorso settembre. Su tutto, poi, c'é un altro timore: 50 kg di tritolo nelle mani di Setola. La paura è che possa essere utilizzato per attentati: nelle mire del clan ci sono Roberto Saviano al pari di giornalisti come Rosaria Capacchione o di magistrati come Raffaele Cantone. Proprio Cantone più che di timore parla di "ipotesi credibile". Per Franco Roberti, invece, coordinatore della Dda, "per ora è un allarme non verificato". (7 novembre 2008-20:45)





Questo Articolo proviene da Casertasette
https://lnx.casertasette.com

L'URL per questa storia è:
https://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=15820