CASERTA, PIANO ESTRATTIVO: COMITATO CERASOLA ATTENTO SU DECISIONE REGIONE
Data: Sabato, 18 ottobre @ 16:54:46 CEST
Argomento: Ambiente




CASERTA (Comunicato di Giovanna Maietta Presidente Comitato Parco Cerasola- Centurano) - Mercoledì prossimo il consiglio regionale dovrebbe approvare il disegno di legge che proroga le attività estrattive. Si tratta di un provvedimento basato su un presunto annullamento del piano cave oggetto di un contenzioso legale tra la Regione e alcuni comuni. Il piano cave ha tentato di regolamentare un attività estrattiva svolta in maniera selvaggia, ma soprattutto ha decretato l’area casertana interessata dalle cave come zona altamente critica imponendo la dismissione previa ricomposizione ambientale di tutte le cave che ricadono in questa area. La futura legge regionale sarebbe approvata mentre vige ancora il piano cave. E allora perché questa urgenza di fare una legge ad hoc per prorogare autorizzazioni scadute più di un anno fa o che stanno per scadere? La legge oggi modificata a favore dei casertani si basa su un falso presupposto che è quello dell’annullamento del PRAE, si tratta di una legge preventiva che nasce in deroga e nelle more del PRAE. Il piano cave aveva previsto come ultimo termine di scadenza di queste vecchie autorizzazioni il 31 marzo 2007. Ma cosa è successo da quella data ad oggi? La Regione ha dato vita ad una serie di provvedimenti che illegittimamente hanno prorogato le vecchie autorizzazioni. Tali provvedimenti hanno rappresentato per Caserta la prosecuzione illegittima dell’attività estrattiva per le ditte Cementir, Moccia e Fran.ca. Ora questo disegno di legge che nasceva, così come approvato dalla giunta regionale, esclusivamente come ancora di salvataggio per i cavaioli e qualche dirigente regionale dopo un iter travagliato nella quarta commissione consiliare si è modificata escludendo da queste proroghe le aree zac e le aree di crisi. Ciò significa che i cavaioli che esercitano su Caserta possono solo fare ricomposizione ambientale cosi come previsto dal PRAE, ma già derogato con decreti, direttive interne e piani di dismissioni trappola. Ma possiamo credere che il miracolo della quarte commissione possa ripetersi nel consiglio regionale? Con un’azione trasversale si è riusciti a salvaguardare l’interesse pubblico ma con altrettanto trasversalismo magari in maniera amplificata si tuteleranno gli interessi di parte. Mercoledi saremo presenti anche noi per essere testimoni di una linea di condotta dell’amministrazione regionale che ha sacrificato il nostro territorio e la nostra gente all’imprenditoria del cemento. E se la legge dovesse passare con modifiche che favoriscono i soliti noti solleveremo con un azione legale l’eccezione di legittimità costituzionale perché si andrebbero a prorogare autorizzazioni scadute più di un anno fa con un disperato tentativo di legittimazione di provvedimenti amministrativi che assolutamente non potevano derogare al PRAE quale regolamento. (18 ottobre 2008)





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