AMBIENTE: 3000 PERSONE IN CORTEO CONTRO DISCARICA NEL CASERTANO
Data: Giovedì, 26 febbraio @ 18:18:56 CET
Argomento: Ambiente




Oltre tremila persone, rappresentanti di associazioni agricole, di associazione ambientaliste, parlamentari, rappresentanti di numerosi comuni dell'agro aversano e di Capua hanno partecipato alla manifestazione di protesta contro la discarica di Parco Saurino, a Santa Maria la Fossa, nel Casertano. La marcia per la salute, così come è stata chiamata l'iniziativa che ha avuto come promotrici numerose donne di Casal di Principe, ha interessato in prevalenza cittadini di alcuni comuni dell'agro aversano che si sono uniti, poi, a quelli di Santa Maria la Fossa e Grazzanise. Due cortei partiti da Casal di Principe e da San Cipriano d'Aversa, dopo avere attraversato i rispettivi centri storici si sono uniti per raggiungere la discarica di Parco Saurino, presidiata da domenica scorsa da centinaia di persone. La struttura è stata di nuovo sequestrata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere per motivi igienico sanitari e, dunque, per rischio ambientale. Secondo quanto si è appreso, il provvedimento della magistratura è da mettere in relazione con gli impegni assunti ma disattesi dal Commissariato di Governo sull'emergenza rifiuti e dai responsabili della struttura all'atto del dissequestro di Parco Saurino il 2 settembre scorso, una quindicina di giorni dopo il blocco delle attività deciso dalla stessa magistratura sammaritana.
Alla manifestazione hanno partecipato parlamentari eletti nella zona ,di maggioranza e di opposizione, il gruppo consiliare della Provincia "Oltre l'Ulivo", rappresentanti di Forze Politiche del centro sinistra di Casal di principe, rappresentanti di associazioni cattoliche di San Cipriano d'Aversa e di Casal di Principe. "E' una protesta di popolo, senza distinzioni di tessere o di appartenenza", hanno spiegato i sindaci di Santa Maria la Fossa, Bartolomeo Abbate e di Grazzanise, Enrico Parente, due comuni poco distanti da Parco Saurino. Abbiamo necessità che finalmente si bonifichi il territorio casertano, dai confini di Giugliano fino a Mondragone. "In provincia di Caserta - hanno confermato i due sindaci - c'é una concentrazione di rifiuti che non trova precedenti nel resto della Regione. Occorre fare molto di più per ridare serenità e soprattutto salvaguardare la salute di migliaia di cittadini". Sul problema rifiuti ed in particolare sulla critica situazione della zona compresa tra l'agro di Capua e l'agro aversano si è occupato,con una seduta monotematica, anche il consiglio provinciale. "E' facile in questi casi dire : l'avevo detto. Ma è così - ha dichiarato il presidente della Provincia Riccardo Ventre - Da sette anni mi batto per far comprendere alla regione al Commissariato di governo per l'emergenza rifiuti che Terra di lavoro non può diventare la pattumiera della Campania, o addirittura d'Italia. Paradossalmente - ha aggiunto Ventre - la nostra provincia sta pagando a caro prezzo la sua efficienza perché chi si era attrezzato, in tempi non sospetti, per smaltire e gestire l'intero ciclo di rifuuti oggi si trova a dovere supplire alla mancanza di coloro che, più o meno colpevolmente, si sono fatti cogliere impreparati".





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