REGGIA DI CASERTA: TERRAE MOTUS ABBANDONATA, INTERVIENE BIONDI
Data: Giovedì, 03 luglio @ 00:30:25 CEST
Argomento: Beni Culturali




Se le coste italiane sono fra le più pulite d'Europa con il 96,2% delle acque balneabili, la Campania e la provincia di Caserta brillano un po' meno: a loro tocca la maglia nera delle peggiori acque di balneazione, secondo il rapporto 2008 presentato oggi al ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali. Le regioni che vantano il 100% di balneabilità sono Toscana, Marche, Molise, Basilicata; al 99% si piazzano Emilia Romagna, Sicilia e Sardegna; segue il Friuli Venezia Giulia con il 98% a pari merito con la Puglia, al 97% c'è la Liguria, al 96% l'Abruzzo, al 95% il Veneto, al 93% sia Lazio che Calabria, e fanalino di coda la Campania con l'81% di acque balneabili e il restante interdetto per inquinamento. La mappatura per province evidenzia che nella metà delle province costiere controllate il 100% della costa è balneabile e che in ben 40 province la balneabilità è superiore alla media nazionale del 96,2%. Soltanto in 5 province la media è inferiore al 90%, pari a circa 94 chilometri di costa inquinata; di questi 28,7 sono in provincia di Caserta. In ogni caso si assiste a un miglioramento della qualità, se si considera infatti l'andamento dell'inquinamento e della balneabilità negli ultimi 15 anni, si scopre che dal 7,4% delle coste inquinate del 1993 siamo passati al 3,7% del 2007 e, per converso, dal 92,6% di costa balneabile del 1993 si è arrivati al 96,3% del 2007. L'inquinamento del 3,7% delle acque di balneazione italiane è in larghissima parte dovuto ad inquinanti biologici - evidenzia il rapporto sulle acque di balneazione 2008 - i dati infatti rilevano che i coliformi (totali e fecali), gli streptococchi e le salmonelle sono alla base dell'84% delle interdizioni alla balneazione, mentre la restante parte è dovuta ad inquinamento chimico o fisico. I rifiuti che galleggiano, come buste di plastica, bottiglie - sottolinea il rapporto - non è invece indice di inquinamento, ma spesso solo dell'affollamento estivo. In conclusione, il ministero precisa che i dati del Rapporto fotografano la situazione acque marine del 2007. Non si escludono quindi cambiamenti durante questa stagione estiva, positivi o meno. Per essere sempre aggiornati basta consultare il sito web del dicastero (www.ministerosalute.it/balneazione), dove sono rese note eventuali ordinanze comunali che vietano alla balneazione dopo i nuovi e costanti controlli delle Agenzie regionali per l'Ambiente. (2 luglio 2008)





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