CASERTA: NATIMORTALITA' DEL PARTITO DEMOCRATICO E CASO IODICE
Data: Lunedì, 23 giugno @ 09:20:31 CEST
Argomento: Politica




Natimortalità del Pd


CASERTA (di Antonio Lepore) - Per Natimortalità s’intende la morte di un neonato subito dopo la nascita, ebbene il Partito Democratico, è un nato morto.
Da quello che si vede, che si scrive e che si dovrebbe leggere, specie da parte dei dirigenti del PD, in primis Walter Veltroni.
All’assemblea nazionale, i delegati erano pochi, forse avevano meglio da fare che sobbarcarsi una trasferta fino a Roma, sotto un sole di tipo agostano ed un caldo asfissiante, o forse, hanno pensato che era meglio non esporsi, e quindi le cose da farsi se le sono fatte i soliti quattro gatti pardon, i soliti quattro dirigenti.
Nonostante ciò, nonostante tale situazione sia stata scritta e descritta in tutta la sua gravità, su tutti i giornali italiani, nella nostra provincia, come d’altronde, nel resto d’Italia i dirigenti del PD, continuano la loro strada, senza alcun tentennamento.
Come giustamente dice Parisi, Veltroni, avendo fallito su tutto il fronte, dovrebbe dimettersi, e dare vita ad una democratica costituente di un vero Partito Democratico, e non a questa finzione, che piglia vita in tutto e per tutto dal Porcellum o anche, da me definito, Galliculum, che tenta di scimmiottare il PdL, senza però essere Berlusconi.
Per non essere frainteso, chiarisco che non si tratta di una lode al Cavaliere, ma solo una costatazione, lui ha i soldi, rifatti dopo la prima elezione del 1994, ha processi da cui, ancora, uscire, la maggior parte se li è chiusi da solo per prescrizione, con le famose leggi ad personam, non ricordo processi in cui è stato assolto per mancanza di prove o per non aver commesso il fatto, ha una schiera di peones, in genere solo alcuni lo sono, nel PdL lo sono tutti, per i quali basta che il capo faccia una battuta, anche deficiente e tutti scattano a servirlo, solo la Lega, si salva, sempre per suoi interessi in tutto questo, ma, infatti, non fa parte del PdL.
Veltroni viceversa, non ha soldi, non ha processi, ed ha, purtroppo, qualche testa pensante nel suo partito, non ha nulla da dare se non qualche posto, e qui casca l’asino.
Proseguendo in queste mie denunce (vedere sotto), oggi ho letto che il nostro caro Sandro de Franciscis, Presidente della Provincia, per chi non lo sapesse, si è calato completamente le brache, ed in un accordo, non con Bassolino direttamente, ma con il capo della sua segreteria Antonio Marciano, ha stipulato un patto, che chi sa cosa nasconde, per cui il prossimo segretario provinciale, del “nato morto” PD, dovrebbe essere il famoso Enzo Iodice, ex Sindaco di S. Maria Capua Vetere, ex Direttore della Formazione della ASL CE2, licenziato per mancanza di titoli e forse anche per incompetenza, Presidente dell’Ente per il Turismo della Provincia di Caserta, posto avuto per un altro patto con Bassolino, per il quale non ci vuole competenza, dimenticavo però, che è anche colui che ha distrutto l’economia della città amministrata, ha distrutto tutti i partiti, ben prima di Veltroni, che ha portato la Procura di Santa Maria C.V., quasi a mettere un ufficio nel Comune da lui amministrato, per tutti gli imbrogli, specie edilizi, forse non tutti voluti, per la solita incompetenza.
Forse posso sembrare astioso, in realtà dico solo la verità, e ciò risulta dal fatto che il SEI (come lo ho definito da quando ne parlo, Sindaco Enzo Iodice), non ha mai alzato la penna o il telefono, per chiedermi spiegazioni o anche denunciarmi per calunnia.
Quindi, è questa la persona, a cui il nostro caro de Franciscis, per scopi che a me sfuggono, ma penso che sfuggano a molti altri, vorrebbe affidare il futuro del Partito Democratico, in Provincia di Caserta il prossimo 29 giugno.
Sembra quindi che non vi sia nessun altro nella nostra provincia, ma a quanto sembra a livello nazionale, a cui affidare le sorti del Paese, per cercare di contrastare il Ca(imano)valiere, alla fine potremo fare affidamento su quei magistrati, che vengono definiti comunisti, e che nessuno difende, ne da destra ne da sinistra, sono rimasti a difenderli solo due vecchi galantuomini, Giorgio Napolitano e Nicola Mancino, per tentare di non finire in questa dittatura “dolce” del Berlusconismo.
Dobbiamo solo sperare che la giustizia, almeno in questo caso, sia più veloce del parlamento e della furia berlusconiana.


Il nuovo nel Partito Democratico…. È sempre il vecchio
Doveva essere aggiustata la giunta provinciale e si fece il nome di Giuseppe Savoia, trombato eccellente, si doveva trovare un posto a un altro trombato, a Maddaloni, via il vice sindaco, avanti Pascarella, si doveva cambiare Presidente al Parco del Matese, via Scialla, avanti Scialla, ma come commissario, nonostante, che i giovani del Matese per fare selezioni, per progetti POR del parco, debbano andare a Caserta, nei possedimenti di Scialla stesso, vedi Forum, Via S. Chiara, o meglio dove ha sede un’Associazione che si occupa di Servizio civile, che fa tali selezioni, e che remunera profumatamente la famiglia Scialla.
Tornando ancora indietro, in epoca pre Partito Democratico, Iodice, il SEI (Sindaco Enzo Iodice), sconfitto a S. Maria C.V., non candidato alle politiche, nominato prima Direttore della formazione della ASLCE2, e fatto fuori, perché senza titoli, dalla nuova dirigenza, e poi Presidente del Ente Provinciale per il Turismo di Caserta, grazie, sembra, a promesse di Bassolino, con il placet del Partito Democratico, che lui ha onestamente molto “aiutato”, facendo scomparire tutti i partiti a S. Maria C.V..
Infine, secondo indiscrezioni, per non smentirsi, sembra che al congresso del PD, dovrebbe essere eletto segretario, udite udite, proprio il nostro SEI, ovvero Enzo Iodice, ex camerata, ex DS, ex Sindaco, ex medico (almeno di fatto), accordi sembra già presi con il povero de Franciscis, che purtroppo, caro Sandro, non è più quello di nemmeno tre anni fa.
Se così sarà, vuol dire che il PD è nato morto, senza idee, senza un futuro, non riuscendone a farsene uno se non reinvestendo sui rottami.

Almeno Berlusconi lo conosciamo

La querelle tra de Franciscis e Natalizio, è lo specchio fedele di quello che è il Partito Democratico in Campania, ma presuppongo anche in Italia.
L’ultimo scontro sulla presidenza del Parco del Matese, in cui si contrappongono, ancora, il grande trombato ex MSI, Enzo Iodice, che evidentemente sa tal mentente tante cose su tutti, e un altro sconosciuto ai più, tal Vespasiano, forse è un ritorno all’antico.
Ancora una volta sembra che non vi siano altri nomi da proporre, è sempre un ritorno all’antico, e in specie ai trombati, poverini rimasti senza stipendio, senza mezzi di sussistenza.
de Franciscis, sembra alla frutta, ma lo facevo più capace e intelligente, lo facevo più coraggioso, o forse anche lui a scheletri nell’armadio di cui Iodice ha le chiavi.
Resta sembra impossibile credere quello che si vede e si sente, veramente è meglio essere politicanti voltagabbana, intrallazzatori e mestatori, piuttosto che persone di principio, e per bene.
Caro Sandro non so proprio perché sei giunto a questo.
A questo punto fanno apparire onesto addirittura Berlusconi, almeno le cose le fa apertamente, senza nascondersi dietro perbenismi e culturalismi.
Spero solo che questo sbandierare nomi serva solo a nascondere le reali intenzioni, altrimenti è meglio dimettersi da casertani e campani.
Fra l’altro vorrei anche conoscere, quali sono i titoli del dott. Iodice, questo ce l’ha sicuramente, per aspirare al posto di Scialla, a mia conoscenza, bisogna avere titoli nell’ambito ambientalista, inoltre non sarebbe meglio proporre nomi, che con il Matese hanno qualcosa a che fare, e che amino quei posti e quelle genti, ve ne sono.
(Antonio Lepore) - (22 giugno 2008)







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