CASO LO UTTARO/MASTROIANNI: SILENZIO IN CONSIGLIO COMUNALE
Data: Giovedì, 05 giugno @ 06:45:50 CEST
Argomento: Ambiente




CASERTA - (di Giovanna Maietta - Comitato Cittadini Casertani) - Il pericolo che la nostra gente corre con l’apertura della cava Mastroianni a discarica non interessa al consiglio comunale di Caserta, con buona pace di qualcuno, nel refrigerante deserto dall’aula consiliare Lo Uttaro 2 non è all’attenzione dei nostri amministratori che pur parlandone privatamente in nome del solito sdoppiamento dei ruoli preferiscono defilarsi e non esprimersi su un problema così grave. Un consiglio comunale che sfugge al proprio ruolo di amministrare la città e di influenzarne le sorti alle quali tutta la classe politica dirigenziale l’ha condannata. Il disinteresse dell’organo esecutivo è totale e bipartisan in linea con il governo centrale. I nostri onorevoli consiglieri e assessori che tanto si affannano per la spartizione delle poltrone non mostrano neanche un minimo interesse al problema e a poco serve la nostra opera di attirare la loro attenzione su quello che si palesa un vero e proprio disastro. Questa mattina da buon sammaritani alcuni componenti del Comitato che contrasta la scelta di una enorme discarica a Caserta hanno fatto pervenire a consiglieri, sindaco e assessori un documento con la proposta alternativa alla cava Mastroianni. Si tratta semplicemente della vasca occultata negli anni a Santa Maria La Fossa e scoperta dall’assessore regionale all’ambiente Walter Ganapini, pronta ad accogliere 400.000 mc di rifiuti. Una discarica che usata per la sola provincia di Caserta con la contestuale messa in funzione degli impianti esistenti e anch’essi celati potrebbe farci uscire da questa gravissima fase emergenziale volutamente causata. Una proposta ovvia e concreta quella del Comitato Emergenza rifiuti che il consiglio comunale dovrebbe sottoscrivere. Una soluzione che ci consentirebbe di porre in essere nel più breve tempo possibile tutti gli interventi per uscire dall’emergenza, potrebbe essere questa la valutazione dei nostri amministratori. Ma l’impressione che si ha entrando nella desolata sala consiliare è quella che forse e molto probabilmente gli uomini chiamati a decidere in rappresentanza della città non si sforzano neanche di pensare. Perché dovrebbero sforzarsi più di tanto? Perché dovrebbero tentare di impedire una discarica di 1.500.000 mc? In fondo sono tutti nella stessa barca, anzi nel transatlantico di Guido Bertolaso. Un bastimento le cui vele sono state tessute ai tempi di un prefetto che ora siede al parlamento in rappresentanza della PDL. Non c’è colore politico, non esiste maggioranza e opposizione quando si diventa complici di un delitto. Tutta la gestione sui rifiuti scaturita da scelte politiche è un delitto contro la popolazione sacrificata agli interessi personali di dirigenti e delegati raccomandati. E’ forse questa la riflessione che fanno i nostri consiglieri che ora si trovano in un cul de sac? Se fosse questa ci sarebbe una reazione dell’uno o dell’altro per distinguersi e fare la differenza. Chissà, forse un giorno ci sarà una svolta all’agonizzante andamento dell’attività consiliare. Speriamo che non sia troppo tardi per tutti. (4 giugno 2008)

IL DOCUMENTO PRESENTATO AI CONSIGLI COMUNALI DI SAN NICOLA LA STRADA E CASERTA

Il Comitato Emergenza Rifiuti, formato da associazioni e movimenti operanti in tutta la provincia, riunitosi in data 02 giugno 2008 ha approvato all’unanimità il seguente documento indirizzato al sindaco, ai consiglieri comunali della città di Caserta e alla pubblica opinione. SUL DECRETO N.90 DEL GOVERNO IN MATERIA DI “EMERGENZA RIFIUTI IN CAMPANIA” La scelta, operata dal governo con il decreto legge n. 90 del 24 maggio 2008, di individuare, come sito di discarica per i rifiuti provenienti dalla Regione Campania, un ulteriore cava nella zona Lo Uttaro del Comune di Caserta costituisce l’ennesimo sfregio al territorio casertano che comprende una conurbazione di oltre 200.000 abitanti. Tale area, com’è noto, pur ricadente nel comune della città di Caserta è limitrofa ai comuni di San Nicola La Strada, Maddaloni e San Marco Evangelista ed è già stata interessata dallo sversamento di milioni di tonnellate di rifiuti (oltre 6 milioni di incerta natura e provenienza, senza contare i vastissimi sversamenti abusivi). Delle discariche presenti l’ultima in ordine di tempo è quella di Lo Uttaro, realizzata dal Commissario di Governo dr. Bertolaso, sulla base di un protocollo d’intesa sottoscritto l’11 novembre 2006 con il sindaco di Caserta e il presidente dell’Amministrazione Provinciale. Detta discarica è stata realizzata su un sito di Interesse Nazionale per la bonifica, così come indicato nel relativo piano approvato dalla Regione Campania il 9 settembre 2005, appena un anno fa nella cava Mastropietro - a ridosso della cava inserita nel nuovo decreto - ed oggetto di ben due provvedimenti della Magistratura, sia civile che penale, che ne hanno disposto la chiusura e il sequestro cautelare, in ragione dell’estrema pericolosità della stessa per la salute dei cittadini ed in particolare per l’impatto che ha avuto su tutte le matrici ambientali della zona in ragione di dove è stata realizzata, di come è stata costruita e di come è stata gestita. SULLA DISCARICA MASTROPIETRO Come ha ricordato il Prof. De Rosa, consulente d’ufficio del Tribunale di Napoli, nella relazione tecnica depositata il 15 ottobre 2007 la discarica Lo Uttaro “costituisce sin dagli anni ’90, nel suo complesso, una fonte di rischio per la salute pubblica” e che la “l’abbanco di ulteriori quantità di rifiuto nell’invaso risulta aggravare il già elevato grado di rischiosi impatti cui sono soggette tutte le componenti ambientali, compresa la salute pubblica, dell’ambito territoriale limitrofo”. La stessa relazione sottolinea che: “tutta la falda monitorata è inquinata” con presenza di valori di carbonio organico “molto superiori ai limiti stabiliti dalla legge” e conclude affermando che “la scelta del sito Lo Uttaro per la localizzazione della discarica per rifiuti solidi, oltre a contravvenire ad indicazioni normative e di merito espresse in più parti, non risulta rispondere ai criteri in base ai quali la scelta è stata giustificata”. Il decreto del governo oltre ad ampliare per quattro volte il sito di Lo Uttaro (infatti la Mastroianni non è altro che il proseguimento della cava Mastropietro) modificando per la sola Regione Campania (un vero assurdo giuridico già giudicato anticostituzionale) la legislazione nazionale in materia, sancisce la possibilità di sversare in una discarica per rifiuti urbani anche rifiuti pericolosi o speciali quali i fanghi industriali, ceneri pesanti e leggeri contenente sostanze pericolose. Si può osservare che sotto questo aspetto il decreto governativo sana Lo Uttaro e le responsabilità di qualche commissario di governo e di chi ha gestito la discarica, con buona pace della giustizia, l’ambiente e la salute pubblica. Si rileva, inoltre, che l’attuale situazione della discarica Mastropietro dove il percolato ha realizzato un autentico lago in ebollizione, costituisce un autentico pericolo per la salute pubblica e l’ambiente per il quale l’assemblea decide di denunciare tale situazione alla magistratura. IL RUOLO DEL TERRITORIO PROVINCIALE NELLA COSIDDETTA EMERGENZA Pur il governo dichiarando di articolare il proprio intervento su base provinciale, Caserta e Santa Maria La Fossa (Uttaro e Ferrandelle) nell’ultimo anno sono state lo sversatoio regionale della gestione del “ciclo” completo dei rifiuti. A distanza di un anno nulla si è fatto, tranne che ammassare rifiuti di ogni genere al limite delle falde acquifere o sulle stesse come a Ferrandelle. Ora, pur rifiutando qualsiasi logica Nimby, visto che il giardino di casa nostra è già stracolmo di rifiuti, riteniamo non sia più possibile accettare da parte delle Istituzioni locali decisioni calate dall’alto estremamente penalizzanti per il nostro territorio. “LE SCOPERTE” DELL’ASSESSORE REGIONALE ALL’AMBIENTE GANAPINI” Le “scoperte” dell’Assessore Regionale all’ambiente Walter Ganapini, e le Sue relative dichiarazioni (vd. Il Mattino 1.6.2008), sul nostro territorio in ordine a strutture, macchinari e attrezzature esistenti, confermano, che, di fatto, se messe in funzione, avrebbero fatto rientrare la cosiddetta emergenza rifiuti sin dal 2002. L’inefficienza della Struttura Commissariale in questi ultimi 14 anni viene ancora una volta confermata e, purtroppo, il decreto di governo n.90 del 24 maggio 2008 ci lascia perplessi in quanto non fa altro che reiterare la progettazione e la creazione di megadiscariche e megainceneritori. Per questi motivi e nel tentativo di evitare che Caserta continui a rappresentare esclusivamente la pattumiera della Regione Campania l’assemblea dei cittadini della conurbazione casertana, riunita dal Comitato Emergenza Rifiuti CHIEDE al Signor Sindaco, - Alla luce di quanto scoperto e dichiarato dall’assessore regionale all’ambiente, di farsi carico di richiedere un’incontro urgente, eventualmente anche d’intesa con gli altri Sindaci dei Comuni di Maddaloni, San Nicola la Strada e San Marco Evangelista, al Presidente della Repubblica per esporre, confortato da idonea documentazione, lo stato di assoluta devastazione ambientale in cui versa la zona individuata per la discarica e per sollecitarlo ad un intervento diretto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Sottosegretario Bertolaso affinché voglia escludere, in sede di conversione del decreto, la cava Mastroianni nel Comune di Caserta dai siti indicati per ospitare i rifiuti. Tenuto conto del contributo che la suddetta conurbazione casertana, pur in una situazione di pregressa totale compromissione dell’ambiente, ha già dato negli anni scorsi alla scellerata scelta di affrontare il problema dell’emergenza rifiuti esclusivamente attraverso l’individuazione di siti per lo smaltimento dei rifiuti e in considerazione del fatto che lo Stato si era già impegnato a non realizzare mai più impianti per il trattamento dei rifiuti in quelle aree e a procedere, invece, ad un’urgente quanto non più rinviabile bonifica di tutta l’area; - di richiedere al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Ambiente che, in sede di conversione del decreto, vengano esclusi dalle tipologie di rifiuti conferibili in discarica quelli indicati con i codici CER 19.01.11, 19.01.12, 19.01.13, 19.01.14, 19.02.05, 19.12.11 19.12.12 di cui all’art. 9 comma 2 del detto decreto in quanto non compatibili con le norme nazionali ed europee e perché chiaramente pericolosi. Qualora si intenda risolvere la questione dei materiali da roghi (ceneri) e dei fanghi industriali le autorità preposte, nell’ambito del Piano Regionale dei Rifiuti, individuino un sito e realizzino una specifica discarica come stabiliscono le norme nazionali e comunitarie; - di chiedere, anche attraverso un intervento specifico dell’Amministrazione Provinciale, al Sottosegretario all’emergenza rifiuti Bertolaso: a. che le discariche da realizzarsi nella Cava Mastroianni e nel territorio di Santa Maria La Fossa siano sostituite dall’utilizzo della vasca da oltre 400.000 mc realizzata nel 2002 nel sito di trasferenza di Parco Saurino ; b. che venga adottata una politica di drastica riduzione dei rifiuti attraverso un’azione capillare di raccolta differenziata (4R: Recupera, Riduci, Riusa, Ricicla) AI CONSIGLIERI COMUNALI - di approvare all’unanimità un documento che, prendendo atto delle risultanze dei sopralluoghi dell’assessore regionale all’ambiente e riconosciuta l’efficacia dei provvedimenti della magistratura e delle relazioni tecniche peritali relative alla discarica Lo Uttaro, in particolare nella parte in cui ricostruiscono il livello di inquinamento delle matrici ambientali della zona e la pericolosità per la salute della popolazione, condanni la scelta del governo di inserire nel decreto sull’emergenza rifiuti la Cava Mastroianni tra i siti di discarica da utilizzare, in quanto destinata ad aggravare il già elevato stato di inquinamento ambientale dell’area considerata; - di impegnare l’Amministrazione comunale ad affidare un incarico ad un legale per la promozione, qualora ne sussistano le condizioni, di un ricorso giurisdizionale presso il Tribunale amministrativo per violazione del diritto alla salute, all’ambiente, al paesaggio conseguente alla individuazione e realizzazione del sito di discarica nella cava Mastroianni. SI RISERVA di presentare alla Magistratura penale e alla Corte dei Conti precise denunce affinché sia tutelata la salute e la dignità di un popolo e chi ha sprecato il denaro pubblico paghi per le sue responsabilità. Caserta, 02 giugno 2008 L’assemblea del Comitato Emergenza Rifiuti In rappresentanza delle varie comunità, associazioni, movimenti, f.to Massimo De Gregorio -AGESCI Zona Caserta - COASCA-Caserta -Antonio Roano -Commissione ambiente Caritas Diocesana -WWF -Lorenzo Tessitore -Legambiente Caserta - Bruno d’Orta -Giovanna Maietta -LIPU – Lega Italiana Protezione Uccelli -Assoc. Medici per l’Ambiente -Giuseppe Messina -Comitato Foro Boario-Maddaloni -Padri sacramentini di Casa Zaccheo-Caserta -Pasquale Costagliola -Comitato Mamme e Famiglie-Marcianise - Forum nazionale ambientalista -Don Oreste Farina -Terra Nostra-Caserta - Antonio Rossi -Mena Moretta -Comitato per la vivibilità-Maddaloni - Francesco Silvestre -Giuseppe Vozza -Coordinamento Regionale Rifiuti - Comitato Cittadini Casertani -Nicola Tiscione





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