OMICIDIO ORSI: BASSOLINO PLAUDE IMPEGNO GOVERNO BERLUSCONI
Data: Martedì, 03 giugno @ 18:34:59 CEST
Argomento: Cronaca




Secondo il governatore della Campania, Antonio Bassolino, "l'attivazione immediata di una task force della polizia a Casal di Principe è un segnale positivo. Contro i clan dei Casalesi è decisivo fare un salto di qualità e mettere in campo - come nei momenti migliori di lotta alla mafia e ai suoi capi - tutte le energie dello Stato". Bassolino, sul blog del suo sito internet, ricorda la cronologica escalation degli atti criminali nel Casertano. Una settimana fa, sul blog, "avevo invitato a non abbassare la guardia di fronte ai clan dei Casalesi che reagiscono contro il tentativo dello Stato di espugnare roccaforti prima ritenute inattaccabili. Qualcuno, qui sul blog, ci aveva accusato di andare fuori tema, di usare pretesti per non parlare di rifiuti". "Purtroppo, invece - sottolinea Bassolino - il tema é anche e soprattutto questo. Bisogna parlare, discutere, riflettere, anche in modo critico, su come contrastare la criminalità organizzata". "Da fine 2006, la camorra, nelle province di Caserta e di Napoli - evidenzia il governatore della Campania - ha ricevuto colpi, talvolta anche molto duri. Arresti, sequestri, confische di beni, smantellamento di piazze di spaccio, nuove indagini sugli intrecci tra criminalità e politica. La recrudescenza di questi giorni ci spiega chiaramente che, se da un lato l'azione di magistratura e forze dell'ordine sta facendo saltare i nervi ai clan, dall'altro il potere camorristico è ancora molto forte e gli strumenti per contrastarlo, spesso, inadeguati. Penso all'incertezza della pena, ai programmi di protezione per i collaboratori di giustizia, alla lentezza dei processi, alle lungaggini per il riutilizzo dei beni confiscati - un tema, questo, a cui il nuovo Guardasigilli ha dedicato uno dei suoi primi provvedimenti". Bassolino inizia il blog di oggi con quello che definisce 'un bollettino di guerra. 2 maggio: ucciso a Castelvolturno Umberto Bidognetti, padre del pentito Domenico. - 14 maggio: bruciata a Santa Maria Capua Vetere la fabbrica di Pietro Russo, imprenditore antiracket della zona. - 16 maggio: Domenico Naddeo, collaboratore di giustizia, ucciso a Baia Verde di Castelvolturno. Nello stesso giorno e sempre a Castelvolturno, viene ucciso Domenico Noviello, imprenditore che aveva denunciato il racket. - 30 maggio tentata esecuzione di Francesca Carrino, nipote di una collaboratrice di giustizia legata al boss Francesco Bidognetti. ''E' un bollettino di guerra, a cui si aggiungono - negli stessi giorni - nuove minacce nei confronti di magistrati come Raffaele Cantone, giornalisti come Rosaria Capacchione, scrittori come Roberto Saviano e le devastazioni di alcuni beni confiscati, a Casal Di Principe e a Pignataro Maggiore. Domenica, infine, l'omicidio Orsi", chiosa Bassolino. (3 giugno 2008)





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