CASAL DI PRINCIPE (Caserta) - Michele Orsi, uno dei titolari della società Eco 4, è stato ucciso nei a Casal di Principe, in corso Dante, nei pressi della sua abitazione nel primo pomeriggio di oggi. L'imprenditore, esattamente due mesi fa, aveva subito un attentato: in particolare, il figlio, nel ritirarsi a casa, era sfuggito ad una scarica di fucile. Pochi giorni prima dell'agguato, un giornale locale, aveva pubblicato gli interrogatori di un'inchiesta su rifiuti e camorra che aveva portato, nel 2007, agli arresti dello stesso Orsi con l'accusa di truffa aggravata dall'articolo 7 (favoreggiamento camorristico). Orsi, secondo l'accusa, avrebbe favorito il clan dei Casalesi con il pagamento di tangenti e, nello stesso procedimento, sarebbe invece stato vittima di estorsioni (nella qualità di gestore dell'Eco 4) da parte del gruppo dei La Torre di Mondragone (insieme al clan Bidognetti): accuse contraddittorie secondo la difesa che ha sempre sostenuto l'innocenza del suo assistito. In alcuni interrogatori - e dopo cinque mesi di arresti - Orsi aveva chiarito la sua posizione facendo nomi, date e luoghi. Non solo: anche su un cantiere ad Arienzo, l'imprenditore aveva subito un tentativo di estorsione denunciando chi gli aveva chiesto il pizzo e le minacce successive per fargli ritrattare quelle accuse. Dopo la pubblicazione degli atti dell'inchiesta Eco 4 da parte di un quotidiano locale, due mesi fa era arrivato il primo attentato. Il legale di Orsi aveva inoltrato denuncia alla Procura della Repubblica di Napoli e al pm Alessandro Milita, segnalando per due mesi il pericolo che correva Orsi alle forze dell'ordine. Oggi la tragica conclusione per un testimone di giustizia che forse, per gli inquirenti, era di serie B. (1° giugno 2008-15:00)