OMICIDIO A CASTELVOLTURNO (CASERTA): VITTIMA TITOLARE AUTOSCUOLA
Data: Venerdì, 16 maggio @ 21:06:19 CEST
Argomento: Cronaca




CASTELVOLTURNO - Un altro mortale agguato camorristico nel Casertano, ed ancora una esecuzione con una inaudita ferocia: 20 colpi di pistola calibro 38 e calibro 9, l'ultimo dei quali alla testa, quasi certamente per una vendetta nei confronti di un testimone di giustizia, Domenico Noviello, di 65 anni, originario di S.Cipriano d'Aversa, ma residente a Castelvolturno, sul litorale casertano. L'uomo, in località 'Baia Verde' gestiva, insieme con uno dei suoi tre figli un'autoscuola e si accingeva ad aprirne un'altra nella vicina Pinetamare. Noviello, nel 2001, denunciò un tentativo di estorsione ai suoi danni da parte di un gruppo di affiliati al clan camorristico attivo nella zona, quello capeggiato da Francesco Bidognetti, detto 'Cicciotte e mezzanotte' contribuendo alla cattura ed alla condanna di cinque persone, tra cui i fratelli Alessandro e Francesco Cirillo e Pasquale Morrone, quest'ultimo morto qualche anno fa per cause naturali. I fratelli Cirillo e gli altri indagati sono stati, poi, scarcerati ma alcuni di loro sono stati nuovamente arrestati per altre estorsioni portate a termine ai danni di operatori economici della zona. Le modalità dell' agguato confermerebbero, dunque, l'ipotesi di un nuovo gesto dimostrativo del clan camorristico dei Casalesi nei confronti di un'altra persona che ha osato sfidarli dopo i gravi episodi delle ultime settimane a cominciare dall'agguato ad Umberto Bidognetti, padre di Domenico, ucciso il 2 maggio scorso, per continuare con l'incendio appiccato alla fabbrica di materassi di Pietro Russo, presidente dell'associazione antiracket della provincia di Caserta, che aveva denunciato i suoi estorsori, per continuare con le minacce allo scrittore Saviano, alla giornalista Capacchione e al magistrato Cantone. L'imprenditore, secondo una ricostruzione dell'agguato, da parte dei magistrati della DDA di Napoli che coordinano le indagini, affidate alla Squadra Mobile di Caserta ed agli agenti del locale commissariato, procedeva, come solitamente faceva ogni mattina, a bordo di una Fiat Panda, per raggiungere l'autoscuola. Si sarebbe fermato di lì a poco, al bar, poco distante dal luogo dell'agguato, per prendere il caffé, quando sono entrati in azione i sicari (non si sa se in auto o in moto, perché non vi sono testimoni). Noviello, accortosi della presenza dei sicari ha fermato l'auto e tentato di fuggire dal lato passeggeri, ma non ha avuto scampo. Con almeno due pistole i sicari hanno raggiunto e gli hanno scaricato contro 20 colpi, di cui uno alla testa, uccidendolo. DDA e Polizia hanno già fermato ed interrogato alcuni esponenti di clan camorristici della zona. L'imprenditore, potrebbe essere stato ucciso per vendetta, per avere denunciato il tentativo di estorsione ai suoi danni e testimoniato nel processo contro gli affiliati al clan. Gli investigatori, comunque, stanno verificando le attività di Noviello, che oltre nel settore delle pratiche automobilistiche aveva interessi anche in quello immobiliare. (16 maggio 2008)





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