Casertasette - GIORNALISTA RUMENA DA' LUCE BIMBO A CASTELVOLTURNO DOPO INCIDENTE

Si chiamera' Giuseppe, come il nonno paterno, Alfredo come il dottore Alfredo Bucciero, il neurochirurgo che ha operato la sua mamma quando lui era stato concepito da poche settimane, e Antonio, come un amico dei suoi genitori, il piccolo che e' nato l'altro giorno alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno (Caserta). A darlo alla luce e' stata una donna romena, Alina, 25 anni, laureata in giornalismo in Romania, che da qualche anno vive nel casertano, coinvolta nel settembre scorso in un incidente stradale nel quale ha perso la vita il suo fidanzato. Alina ha portato avanti la gravidanza nonostante sia stata sottoposta a due interventi chirurgici. Ora la giovane donna ringrazia i medici della clinica ''Pineta Grande'' che le hanno prestato con grande slancio e generosita' tutte le cure del caso, dal momento in cui e' arrivata in fin di vita fino alla nascita del suo bambino. ''Non ho voluto interrompere la gravidanza per una serie di ragioni. Avevo in grembo il figlio del mio fidanzato, Valerio, che non c'e' piu' ed era giusto farlo nascere. Devo dire che sono stata spinta anche molto dalla fede in Dio''. ''I delinquenti ed i fannulloni dovrebbero essere rispediti via. Non parlo solo di rom ma anche di immigrati di altre nazionalita'. Ma chi lavora onestamente o sta in Italia per studiare o per assicurare un futuro ai propri figli non puo' essere oggetto di atti di intolleranza''. A parlare da un letto della clinica Pineta Grande di Castel Volturno (Caserta) e' Alina, una giovane mamma romena, 25 anni, laureata in giornalismo in Romania, che l'altro giorno ha dato alla luce un bambino. Alina nel settembre scorso e' rimasta coinvolta in un grave incidente stradale nel corso del quale e' morto il suo fidanzato. Alina ha portato avanti la sua gravidanza con determinazione ma grazie all'impegno dei medici della struttura sanitaria del litorale casertano. ''Certo che fa male vedere quelle scene in televisione, di gente cacciata via in quel modo - dice Alina - forse alle dogane, sia in Romania che in Italia, si dovrebbero intensificare i controlli per impedire che in Italia arrivino quanti hanno gia' commesso all'estero dei reati o che vanno all'estero senza alcuna intenzione di lavorare''.( (15 maggio 2008)