COSTI ALTI ENERGIA PER IMPRESE: MORANDINI A CONFINDUTRIA CASERTA
Data: Mercoledì, 07 maggio @ 19:22:15 CEST
Argomento: Economia




CASERTA - Al pari di quella autostradale, al Sud anche la rete delle vie dell’energia è divenuta ormai obsoleta e congestionata. Occorre, perciò, procedere ad un veloce ammodernamento delle linee, unitamente a scelte strutturali per ridurre al minimo la dipendenza dal petrolio. E’, in estrema sintesi, quanto emerso dal seminario (Energia per lo sviluppo: scenari, fonti, ambiente) organizzato dal Gruppo Piccola Industria di Confindustria Caserta, che si è svolto oggi presso la sede datoriale, con la partecipazione del presidente nazionale Giuseppe Morandini. “Quello dell’energia è, dopo quello della burocrazia, il secondo maggiore costo sopportato dalle imprese”, ha ricordato il leader dei piccoli imprenditori. Che cosa, allora si può fare, su questo fronte? Due le strade da seguire. La prima, attiene al pubblico, e deve prevedere interventi strutturali. La seconda, riguarda direttamente le imprese, e deve essere finalizzata al recupero di efficienza e al risparmio. Per Morandini i passaggi da fare sono ben chiari: “Nel campo delle decisioni politiche bisogna portare a soluzione il programma dei rigassificatori, migliorare l’interconnessione con l’estero, conversione al carbone e accelerare la ricerca nel campo della nuova generazione del nucleare”. Per quanto riguarda le imprese, invece, “bisogna rinnovare il parco dei motori elettrici con le nuove tecnologie”. Attualmente l’industria assorbe il 50% del consumo energetico – ha ricordato il presidente PI di Confindustria – e di questa percentuale ben il 75% è assorbito dai motori elettrici. Rinnovando il parco – peraltro nella Finanziaria 2008 sono state previste in proposito particolari agevolazioni – è possibile risparmiare 25 miliardi di chilowatt all’anno”. Il seminario è stata anche l’occasione per mettere a fuoco le problematiche che affliggono, con i maggiori costi, in particolare il sistema industriale della provincia di Caserta, costretto – come si sa – giornalmente a subire microinterruzioni e cadute di tensione sulla rete di distribuzione. Un aspetto, questo – ha detto Stefano Conti di Terna – che si potrà risolvere soltanto “rimuovendo le congestioni che normalmente si verificano a monte e a valle della rete, e cioè con il ripotenziamento della linea Foggia-Benevento. “Bisogna affrontare alla radice il problema del sovraccarico delle attuali linee – ha aggiunto – il progetto c’è, ma la procedura è lenta e oltretutto ostacolata dal pregiudizio popolare”. I lavori del convegno sono stati introdotti dal presidente del Gruppo Piccola Industria di Confindustria Caserta, Stefania Brancaccio, e coordinati dal vice presidente nazionale Enzo Boccia. Le relazioni tecniche, invece, oltre a Stefano Conti sono state svolte da Luciano Pirazzi (del Dipartimento ambiente, cambiamento globale e sviluppo sostenibile dell’Enea) e Riccardo Bani (direttore Generale della Sorgenia). E per tutti gli interventi il filo conduttore è stato sempre lo stesso. Quello dell’energia, non soltanto in Italia, ma a livello internazionale, è diventato centrale, anzi, di rilevanza strategica. Non solo. All’interno della questione le istanze economiche e di sviluppo industriale si intrecciano fortemente con quelle della sicurezza, dell’ambiente, della sostenibilità delle grandi scelte di fondo. Conciliare produzione e consumo di energia elettrica con il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente unitamente all’esigenza di conomicità delle forniture è una delle sfide più difficili che il sistema delle imprese è chiamato ad affrontare. Una sfida, con l’ausilio delle più avanzate tecnologie già oggi disponibili, richiede maggiore consapevolezza e responsabilità da parte di tutti. (7 maggio 2008)





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