ESTORSIONI A CLINICA, VIDEOPOKER E CAMORRA: 64 ORDINANZE
Data: Giovedì, 17 aprile @ 10:36:07 CEST
Argomento: Cronaca




CASTELVOLTURNO (Caserta) - Operazione contro il clan dei Casalesi sul litorale Domizio, nel casertano. Sono 64 le ordinanze di custodia cautelare emesse, di cui oltre 50 sono state eseguite congiuntamente dai carabinieri del comando provinciale di Caserta, dalla squadra mobile di Caserta e dalla Dia di Napoli. L'indagine, iniziata nel 2000 e chiusa lo scorso anno, è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea ed è soprannominata 'Domizia'. Le ordinanze sono state emesse per i reati di associazione mafiosa, estorsione, traffico e spaccio di droga, detenzione illegale di armi e illecita concorrenza. Ad essere coinvolti due gruppi facenti parte dei Casalesi: i Bidognetti e i Tavoletta che hanno esteso il proprio potere criminale nella zona compresa tra Castelvolturno e Villa Literno. Nell'inchiesta sono state coinvolte anche una madre e figlia, titolari di una società di videopoker che si erano alleate con esponenti del clan Tavoletta per assumere il regime di monopolio delle macchine da gioco installate in bar e locali di ritrovo della zona. Tra le estorsioni accertate anche quelle ai danni della clinica Pineta Grande di Castelvolturno.

Il comunicato dell'Arma

Nelle prime ore della mattinata odierna, nelle province di Caserta, Napoli, ed in varie località italiane, i Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta ed il personale della Squadra Mobile della Questura di Caserta e della D.I.A. di Napoli hanno dato esecuzione ad un’o.c.c. in carcere nei confronti di oltre 50 persone, tutte elementi di vertice e di spicco del clan “dei casalesi” - gruppi Bidognetti e Tavoletta, gravemente indiziate dei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsioni, porto e detenzione illegale di armi, traffico di sostanze stupefacenti, illecita concorrenza. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli – Dr. Francesco Curcio e Dr. Marco Del Gaudio - e condotte dai Carabinieri e dalla Polizia di Stato di Caserta e dalla D.I.A. di Napoli, hanno avuto avvio all’inizio del 2000 in seguito all’omicidio di Luigi Petrella, di Castel Volturno, avvenuto alla fine del 1999, erroneamente ritenuto dal clan “dei casalesi” responsabile della cattura del latitante Giuseppe Dell’Aversano, detto “pepp’ ‘o diavolo”. Le prolungate e complesse investigazioni, condotte con sistemi di tipo “tradizionale”, hanno consentito di raccogliere lusinghieri risultati già nel corso delle stesse indagini e di monitorare le numerose attività illecite poste in essere dai due gruppi criminali, il cui ambito delinquenziale andava dalle estorsioni al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, all’illecito monopolio nella gestione dei video-poker presso bar e sale giochi. E’ stato quindi possibile scoprire varie estorsioni consumate in danno di commercianti ed imprenditori del litorale Domitio, tra cui spicca quella attuata nei confronti della nota clinica “Pinetagrande” di Castel Volturno. Tale filone investigativo portava peraltro, già il 7.6.2005, i Carabinieri e la Polizia di Stato di Caserta all’esecuzione di oltre 40 misure cautelari emesse dalla D.D.A. di Napoli nei confronti di altrettanti affiliati al sodalizio camorristico, per il reato di estorsione aggravata. Veniva poi ricostruito il traffico di droga e l’intera gestione dello spaccio da parte del sodalizio criminale, che affidava l’illecita attività ad alcuni associati specializzati nella vendita di sostanze stupefacenti. Le indagini consentivano inoltre di scoprire e di arrestare gli autori di alcuni omicidi e tentati omicidi, tra cui proprio quello del Petrella, e di catturare 3 latitanti di spicco appartenenti al gruppo criminale, BIDOGNETTI Aniello, figlio del capo clan Francesco, alias “Cicciott’ ‘e mezzanotte”, anch’egli colpito dalla misura cautelare eseguita nella notte, SETOLA Giuseppe e DI MAIO Francesco. Nella circostanza venivano tratti in arresto anche i pregiudicati CIRILLO Alessandro e CERULLO Francesco, per il reato di favoreggiamento. Rilevante anche l’illecita concorrenza attuata, in particolare dai Tavoletta, per la monopolistica gestione dei video-poker, attraverso l’acquisizione di una società, divenuta poi, attraverso minacce ed intimidazioni operate nei confronti di aziende concorrenti, l’unica referente sul litorale per la fornitura del particolare prodotto. Giova infine evidenziare, oltre ad alcuni episodi criminali riconducibili alla faida scoppiata tra i bidognettiani ed i Tavoletta-Cantiello per il predominio sul territorio, il vero e proprio controllo del litorale Domitio, attuato soprattutto dal gruppo Bidognetti, parallelamente alle Forze di Polizia, attraverso aggressioni armate e pestaggi nei confronti di piccoli pregiudicati locali dediti a furti e rapine. Gli arrestati, non già detenuti, sono stati associati presso le competenti Case Circondariali.





Questo Articolo proviene da Casertasette
https://lnx.casertasette.com

L'URL per questa storia è:
https://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=14338