RECALE (CASERTA): BABY TEPPISMO NEL CASERTANO, AMMINISTRATORI ASSENTI
Data: Lunedì, 07 aprile @ 19:03:09 CEST
Argomento: Cronaca




RECALE (Caserta) - RECALE (Caserta) - Una bravata, un gesto a metà fra l’emulazione e la voglia di sentirsi rispettati dal branco o una scommessa irresponsabile per evitare qualche giorno di scuola. Sono forse queste le motivazioni che hanno spinto sette ragazzini della provincia di Caserta a provocare – in più riprese – diversi raid vandalici ai danni della scuola media che frequentano. Episodi che hanno provocato più volte «reclami» da parte di diversi genitori che chiedevano più controlli o l’uso di deterrenti all’amministrazione comunale ed anche quella delle forze dell’ordine che per diverse settimane si sono infiltrati nell’istituto scolastico osservando i movimenti degli studenti all’interno e all’esterno. Ieri, l’epilogo con la denuncia, in flagranza, di sette minorenni tra gli undici e tredici anni fra cui tre ragazzine. I sette, sono ritenuti responsabili di danneggiamento in concorso in quanto sono stati colti sul fatto dai militari mentre frantumavano le vetrate ed imbrattavano con vernice spray le pareti della scuola. Azioni di teppismo commesse ai danni della loro scuola, la media «Giovanni XXIII» di Recale dove già in passato sono stati commessi raid vandalici forse ad opera degli stessi ragazzini. La denuncia è coincisa con la notizia di un altro atto di teppismo messo a segno la notte scorsa ai danni di un diverso istituto scolastico, la scuola elementare Giovanni Falcone di via Marconi. I carabinieri della stazione di Macerata Campania, per individuare i sette vandali, hanno effettuato appostamenti e rilievi fotografici per diversi giorni fino a quando non sono stati fermati sul fatto i sette baby-teppisti. Gli studenti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il tribunale dei minori di Napoli: intanto, è ancora vivo il ricordo di altri episodi di grave vandalismo commessi ai danni di alcune scuole della provincia. Ad Aversa, un paio di anni fa, fu commesso un vero attentato dinamitardo ad opera di una sorta di «Unabomber» mentre nello stesso periodo, a Carinaro, altri sette studenti furono identificati come gli autori di un raid finalizzato alla distruzione di registri di classe, mobili e suppellettili. Invasione di edificio pubblico, danneggiamento aggravato ed interruzione di pubblico servizio i reati contestati. (7 aprile 2008-19:02)





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