VELTRONI A CASERTA CAVALCA IL FENOMENO CAMORRA CON UN DDL
Data: Venerd́, 04 aprile @ 15:09:20 CEST
Argomento: Politica




CASERTA - Il candidato premier del Partito democratico, Walter Veltroni sceglie la Campania come palcoscenico naturale per lanciare la sfida alle mafie. E lo fa presentando un articolato Ddl per il contrasto alla criminalita' proprio da Trentola Ducenta, in provincia di Caserta dove una villa, confiscata ad un boss del clan dei Casalesi, e' stata trasformata in una casa famiglia. "Noi siamo una forza di governo che vuole annientare i poteri criminali che succhiano energie a questa terra" spiega da Trentola Ducenta, in provincia di Caserta, sottolineando come "il proprietario di questa villa compi' 99 omicidi e proprio in questo posto defini' alcune di queste strategie. Il fatto che sia stato trasformato in un luogo di accoglienza e di vita - aggiunge Veltroni - e' la ratio della legge della confisca dei beni". Confisca che, prevede il ddl, va accelerata attraverso l'istituzione di una agenzia che faciliti l'assegnazione allo Stato. "Dobbiamo annientare la camorra, la mafia e la 'ndrangheta - aggiunge Veltroni - sradicarle dalla vita di questi paesi e se un candidato premier non si propone questo impegno non svolge fino in fondo il suo dovere. Bisogna fare una lotta senza quartiere, senza ambiguita' ne' reticenze e zone d'ombre con aree della politica che strizzano l'occhio a questi poteri per un pacchetto di voti". Una lotta che va fatta in primo luogo arrestando i boss e in particolare Veltroni sostiene che in provincia di Caserta bisogna arrivare a cattura Antonio Iovine e Michele Zagaria perche' sono due dei criminali piu' pericolosi. Quanto al provvedimento si compone di cinque punti. Si va dalle misure di prevenzione, al divieto di contributi agli imprenditori condannati. Ma anche l'introduzione di una tutela degli imprenditori sotto il ricatto della mafia che abbiano il coraggio di denunciare. La denuncia consentira' l'accesso a misure di controllo e sostegno nonche' a contributi specificamente stanziati mentre la mancata denuncia comportera' il sequestro e la confisca di prevenzione. Viene introdotta anche la revisione della confisca di prevenzione e per la prima volta si introduce il concetto di pericolosita' del bene ad esempio viene introdotta la possibilita' di aggredire il patrimonio mafioso anche in caso di morte. Vengono inoltre rafforzati gli uffici giudiziari in zone a rischio e incentivati i magistrati che accettano di esercitare in zona ad alto tasso di criminalita'. "La politica deve ergere - afferma Veltroni - un muro con delle misure che permettano una lotta senza quartiere perche' troppo sangue continua a scorrere. Non ci puo' essere il paese che vogliamo senza una lotta a tutto campo". (4 aprile 2008-15:09)





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