Casertasette - RICONVERSIONE AREA INDUSTRIALE A CASERTA: FONDAMENTALE RUOLO CONFINDUSTRIA

“La firma in calce all’accordo di programma per rilanciare lo sviluppo produttivo della provincia di Caserta è soltanto una tappa del processo virtuoso avviato un anno fa con la collaborazione fattiva di istituzioni e parti sociali, tra pubblico e privato”. Lo ha dichiarato il presidente di Confindustria Caserta, Carlo Cicala, a margine della firma – a Roma – dell’accordo di programma per la deindustrializzazione delle aree di crisi della Provincia di Caserta. “L’approdo all’accordo di programma – ha aggiunto – individuato peraltro come strumento aperto alla partecipazione di ulteriori investitori ha visto due importanti protagonisti tra quelli che pure hanno positivamente concorso a questo processo: l’assessore regionale Cozzolino e, se mi è consentito sottolinearlo, Confindustria Caserta. In particolare, la struttura dell’associazione degli industriali ha svolto l’importante ruolo di selezione e compilazione delle schede delle aziende interessate agli investimenti. Ruolo che, rappresenta una importante novità nel processo di selezione delle manifestazioni di interesse all’attività produttiva, essendo in passato questo compito demandato ad altre sedi. Ma ancor più importante è il forte contenuto di innovazione e di tecnologia avanzata presente nelle attività produttive delle aziende selezionate”. Il presidente Cicala ha continuato: “Tra le undici aziende selezionate in questo primo step, infatti, va sottolineata la presenza di un’azienda leader a livello mondiale nel settore delle bioplastiche, che prevede di realizzare nel casertano il più grande impianto europeo di biopolimeri, e almeno altre tre iniziative operanti nello stampaggio delle materie bioplastiche e nella logistica, le quali nel loro insieme possono dar vita ad un progetto integrato di sviluppo della chimica verde. Inoltre – ha detto il presidente degli industriali – tra quelle individuate vi sono altre 7 iniziative di imprese ben strutturate, operanti da decenni nel settore della meccatronica, nei comparti automotive, ferroviario, aerospaziale, energie rinnovabili e impiantistica, interessate a mettere a fattor comune le attività di ricerca e sviluppo e i servizi, anche con le numerose aziende che operano nell’area industriale ASI di San Marco Evangelista e Marcianise”. Cicala, infine, ha spiegato nel dettaglio il ruolo svolto da Confindustria Caserta che ha portato alla firma dell’accordo di programma: “L’associazione degli industriali, in attuazione degli impegni assunti nell’ambito dell’Intesa, ha attivato la propria rete di contatti per presentare adeguatamente agli imprenditori le opportunità offerte dall’iniziativa contenute nel protocollo d’Intesa del 20 giugno scorso. Tramite la sottoscrizione di un’apposita “scheda sintetica”, contenente le informazioni relative agli investimenti e al possibile incremento occupazionale, sono state raccolte, nel periodo settembre 2007 - febbraio 2008, numerose indicazioni tra le aziende con programmi di investimento nell’area di Caserta, fino ad individuare 18 manifestazioni di interesse. Gli elementi e gli intenti raccolti sono stati, quindi, rappresentati al Gruppo di coordinamento, che ne ha preso atto, consentendo a Confindustria Caserta gli ulteriori approfondimenti circa la consistenza economico-finanziaria dei programmi industriali individuati e la tempistica degli investimenti. Sulla base di questo screening – ha spiegato Cicala – sono stati ulteriormente selezionati 11 programmi industriali atti ad offrire concrete opportunità di reimpiego della manodopera in CIGS del sito in crisi; in grado di essere realizzati celermente; coerenti con gli indirizzi di programmazione regionale dello sviluppo industriale e conformi ai settori prioritari individuati dal PASER della Regione Campania; nonché tali da prefigurare, nel loro insieme, anche la creazione di un importante Polo di innovazione delle biotecnologie industriali e della meccatronica”. (1° apirle 2008-17:32)