CASERTA, SCANDALO IPERION: IL 3 MARZO NUOVA UDIENZA DAVANTI AL TAR
Data: Domenica, 02 marzo @ 17:39:30 CET
Argomento: Cronaca




CASERTA (di Giovanna Maietta - Comitato Cittadinicasertani) - Domani ci sarà l’ennesima udienza al Tar di Napoli sul centro commerciale abusivo Iperion. Un ricorso scontato quello dell’Iperion contro il provvedimento provvisorio di diniego al condono redatto dall’ingegnere Mazzotti, altrettanta scontata la difesa inevitabile del comune che apparentemente dovrebbe essere dall’Iperion ma che in realtà non ha motivo di esistere se si guarda al nuovo piano commercio. Il Siad (strumento d’intervento per l’apparato distributivo) che stanno approntando i tecnici comunali conferma quel famoso Gacp (aggregazione di attività i già esistenti sul territorio) che tentò l’ex amministrazione Falco per salvare l’Iperion e sfuggire alle applicazioni delle numerose sentenze del Tar e Consiglio di Stato. Il piano commercio di Petteruti richiama il Gacp di Falco confermandolo nel nuovo piano commercio in stesura. Ma il centrosinistra non si limita alla sola salvezza dell’Iperion, formula nuove interpretazione di legge sottolineando che le aree F3, la stessa dell’Iperion, costituiscono giusta localizzazione per le nuove strutture distributive. E se da un lato si afferma che le grandi strutture di vendita superiore ai 2500 mq non possono essere autorizzabili nel territorio del comune di Caserta in immediata e netta contrapposizione si approva il centro commerciale che vuole realizzare e gestire la Cogein del ingegnere Pagano. Quindi le nuove esigenze di programmazione secondo i nostri attuali e remoti amministratori implicano vecchi e nuovi centri commerciali. Valutazioni inversamente proporzionale alla capacità di acquisto degli Italiani che spendono sempre meno. E addirittura nel nuovo piano commercio la voce ricorrente è quella che definisce i centri commerciali “strutture e/o servizio pubblico” piuttosto che un business per i noti imprenditori a discapito degli storici e piccoli commercianti e dei cittadini ai quali vengono sottratti fondi pubblici. Il piano commercio una volta completato dovrà essere approvato dai nostri consiglieri comunali compresi quelli che un tempo si opponevano all’Iperion ampliato da Falco e alla ratifica del vecchio SIAD dell’assessore regionale Gianfranco Alois. Mancheranno in consiglio comunali gli assessori Antonio Ciontoli e Ubaldo Greco che tanto si opposero ai negozi nel chiostro di Sant’Agostino anche con una folcloristica occupazione in piena campagna elettorale. Ma essi in consiglio non potrebbero che approvare visto che già lo hanno fatto in giunta. Una metamorfosi quella del centrosinistra che non può assolutamente trovare giustificazione in scelte obbligate o fatte nell’interesse della città e i suoi abitanti. (Domenica 2 marzo 2008-17:39)





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