CASERTA: CLAN TAVOLETTA, 3 ARRESTI - ESTORSIONI, MANETTE A PREGIUDICATO DI ORTA
Data: Domenica, 17 febbraio @ 20:34:56 CET
Argomento: Cronaca




I carabinieri di Casal di Principe (Caserta) hanno arrestato, in esecuzione di un ordine di carcerazione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, tre pregiudicati ritenuti affiliati al clan camorristico 'Tavoletta - Ucciero', operante a Villa Literno e nelle zone limitrofe. I tre, Vincenzo Ucciero, 39 anni, fratello del 'capozona' Massimo, Saverio Negri, 51 anni, e Giuseppe Spada, 34 anni, tutti pregiudicati con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, devono scontare una pena residua di un anno e tre mesi di reclusione, per una serie di tentate estorsioni, aggravate dal metodo mafioso, portate a termine nel 2005 ai danni di imprenditori della zona. A Saverio Negri, già detenuto, il provvedimento è stato notificato in carcere. Le indagini sono state dirette dal comandante della Compagnia di Casal di Principe, Alfonso Pannone, e coordinate dalla Dda di Napoli.

Arresto a Orta di Atella

Violenze e minacce, anche con armi, per mettere in atto estorsioni ai danni di imprenditori edili di Cimitile (Napoli). In tre, due pregiudicati ed un'ex guardia giurata, sono stati individuati oggi dalla polizia. Aniello Ambrosio, già ricercato da un mese, è stato arrestato, mentre un pluripregiudicato di Orta di Atella (Caserta), e l'ex guardia giurata di Cimitile (Napoli), sono stati denunciati in stato di libertà per favoreggiamento. Ambrosio, in particolare, era ricercato da circa un mese, da quando la Dda della Procura di Napoli, aveva emesso nei suoi confronti un decreto di fermo, perché accusato, in concorso con altri e con violenza e minacce, di usura. I tre avevano da poco ritirato, in un esercizio commerciale, la somma di 4mila euro. Le motivazioni dei tre fornite ai poliziotti, circa la loro presenza sul posto, non sono state convincenti e pertanto sono stati condotti in ufficio. Uno dei tre ha dichiarato di chiamarsi Giuseppe Magri, fornendo nella circostanza un documento che attestasse tale identità; ma i poliziotti hanno accertato che l'uomo altri non era che Aniello Ambrosio, ricercato dal 18 gennaio scorso perché destinatario di un decreto di fermo. (17 febbraio 2008)





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