CONGRESSO UDEUR: L'EX GUARDASIGILLI MASTELLA NON SCIOLGLIE NODO ALLEANZE
Data: Sabato, 09 febbraio @ 20:42:44 CET
Argomento: Politica




Clemente Mastella non scioglie il nodo dell'alleanza elettorale dell'Udeur. Il Consiglio nazionale del partito, convocato per pronunciarsi su una proposta che avrebbe dovuto portare il suo segretario, si chiude invece con l'assemblea che ha attribuito a Mastella i pieni poteri per decidere alleanze e liste, per le quali ci sono difficolta' a ottenere condizioni favorevoli all'Udeur. E c'e' anche il giallo di un documento pro-listone non votato dal Consiglio nazionale. La cronaca della giornata inizia proprio dal documento. Nel Palazzetto dello sport di Arpaise, dove era stato convocato il consiglio nazionale dell'Udeur, di prima mattino era gia' pronta in molte copie la bozza di un documento finale da votare. Esso invitava ''il segretario nazionale e la dirigenza a procedere in un percorso di costruzione di un'alleanza nella scia del Ppe nell'area moderata'', alleanza che sara' ''alternativa al Pd''. Nell'attesa dell'arrivo di Mastella i dirigenti presenti parlano dell'accordo con il listone di Berlusconi come di cosa fatta. Ma qualcosa, nel frattempo, non marcia nel modo giusto. Mastella arriva con un'ora di ritardo, scuro in volto, e subito spiega che ''la situazione e' complessa'' e che ''questo e' un consiglio nazionale anomalo, che restera' aperto perche' oggi non c'e' decisione''. Dopo un'analisi delle ragioni della crisi del governo e della fine dell'Unione, attribuite al Pd e al patto tra Veltroni e Berlusconi, Mastella passa ad illustrare le prospettive. E qui il discorso diventa involuto. ''Noi - spiega il segretario del Campanile - siamo disponibili al progetto del Ppe, ci intriga, purche' sia un processo che ci veda protagonisti e non un qualcosa che subiamo''. Dunque per l'adesione dell'Udeur al listone ''ci sono delle difficolta'''. E qui Mastella ricorre ai toni un po' minacciosi che lui e' in grado di sfoderare quando qualcuno pensa di metterlo alle corde: ''Se uno pensa che esso possa nascere a prescindere da noi, allora noi faremo le Termopili, perche' dobbiamo difendere la nostra dignita'''. A questo punto Mastella fa capire che c'e' qualcuno che sta cercando di imporre condizioni negative per l'Udeur. ''Se dicessimo che siamo determinanti al Nord certo non diremmo il vero. Ma al Sud, per esempio in Campania, provate a vincere senza di noi. Vedo che la Lega - prosegue sarcastico - ha l'atteggiamento dell'asino di Buridano, e dice no all'Udeur o all'Udc. Allora provate a vincere senza di noi e vedrete che vince il Pd''. Insomma il Ppe, spiega ancora Mastella, ''ci intriga ma se i nostri patrocinatori devono essere quelli che nemmeno vi fanno parte allora fatevelo da soli senza di noi''. ''Non c'e' alcuna trattativa, quello che ci spetta ce lo conquistiamo da soli; ma se pensano di annullarci perche' cosi' vuole qualcuno al Nord allora noi guardiamo altrove''. Mastella chiude il discorso tra gli applausi e l'assemblea accantona il documento preparato ponendo invece ai voti la richiesta dello stesso Mastella di attribuirgli i pieni poteri nel partito (in deroga allo statuto) per decidere alleanze e liste. Il voto avviene con un applauso e l'assemblea, all'ora di pranzo, e' sciolta. Ma i volti non sono quelli sorridenti che si vedono alla fine dei comizi di Mastella in Campania. (9 febbraio 2008-20:42)





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