TRATTA NIGERIANI CON 66 ARRESTI: LIBRO MASTRO COLOURED, CASO BAMBINO DECAPITATO
Data: Marted́, 15 gennaio @ 14:35:28 CET
Argomento: Cronaca




La mafia nigeriana ''si qualifica come una delle criminalita' a piu' elevato indice di pericolosita''' perche' si e' ormai strutturata in ''cellule federate in diversi Paesi europei''. Ecco perche', a giudizio del procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso e' necessario ''incentivare il rapporto di collaborazione'' tra le magistrature e le forze di polizia a livello internazionale. ''Ormai -rileva il Procuratore Nazionale Antimafia commentando l'esito dell'operazione Viola che ha portato all'arresto di 66 esponenti dei clan nigeriani- questa e' una comune responsabilita'. Piu' ancora che nei dati oggettivi, il valore dell'operazione di oggi e' che esiste una cultura della cooperazione''. Ai membri dell'organizzazione e' stato contestato anche il reato di associazione mafiosa ''per il carattere transnazionale del sodalizio, per l'accertata intimidazione e per la violenza psicologica a cui venivano sottoposte le vittime nei traffici''. Quanto al traffico di bambini nigeriani ideato dall'organizzazione ed attuato in almeno un'occasione, ''la possibilita' di un utilizzo per alimentare il traffico di organi e' solo un'ipotesi investigativa che speriamo rimanga tale. Cio' che e' stato accertato e' che il sequestro dei bambini dall'orfanotrofio nigeriano serviva per l'affidamento illegale a delle famiglie. Non sappiamo se poi questi bambini sarebbero stati utilizzati per la delinquenza o per lo spaccio, quello che e' certo -prosegue Grasso- e' che bisogna intensificare i contatti con la Nigeria per maggiori controlli e per bloccare all'origine questi traffici''. L'operazione Viola portata a termine in queste ore ''non e' un punto di arrivo ma un punto di partenza. Ci sono indagini da approfondire in diversi Paesi esteri''. Ad Amsterdam i carabinieri hanno trovato il 'libro mastro' dell'organizzazione, con i nomi e i numeri di telefono di circa 300 affiliati all'organizzazione. Di rilievo, nel libro mastro, anche la contabilita' del gruppo criminale, con i movimenti di denaro frutto del business criminale e i relativi profitti, pari a centinaia di migliaia di euro. L'organizzazione mostrava poi una certa propensione ad estendere la propria influenza anche in settori commerciali come call center e rivendite di prodotti etnici che offrivano buone opportunita' di reimpiego dei proventi illeciti. L'indagine ha consentito poi di accertare un altro aspetto particolarmente inquietante legato ai minori. E' stato appurato il tentativo dell'organizzazione di sequestrare due bambini da un orfanotrofio nigeriano per affidarli ad una 'madame' in Italia, a Dolo (Padova). Tentativo che in un caso e' andato a buon fine. Accertata l'illegalita' della procedura di adozione seguita, sono stati arrestati un funzionario di polizia nigeriano e la responsabile dell'orfanotrofio. L'operazione Viola ha insomma consentito di trovare conferme riguardo alle caratteristiche di organizzazione e flessibilita' dei clan nigeriani. Per quanto concerne il narcotraffico internazionale, grazie alla capacita' di instaurare rapporti con i 'cartelli' colombiani o turchi, i gruppi criminali nigeriani si stanno sempre piu' prepotentemente affermando a livello internazionale. (15 gennaio 2008-14:35) Con il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, alla conferenza erano presenti tra gli altri il procuratore distrettuale antimafia di Napoli Giovandomenico Lepore, che ha sottolineato come ''l'indagine e' la prova che, nonostante la 'monnezza', si riesce a fare attivita' di contrasto alla criminalita' organizzata'', e il direttore generale degli Affari Penali del ministero della Giustizia Antonio Laudati. Tra gli intervenuti il coordinatore della Dda di Napoli Franco Roberti, i sostituti procuratori Giovanni Conzo e Paolo Itri, il Capo della Polizia di Amsterdam Johan Hartskamp, il vicecomandante del Ros carabinieri colonnello Mario Parente, il comandante del Gico della Guardia di Finanza tenente colonnello Francesco Frattini, il dirigente della squadra mobile di Napoli Vittorio Pisani, il colonnello Giorgio Dino-Guida, comandante provinciale dei carabinieri di Viterbo, il primo dirigente del Servizio Centrale Operativo della Polizia, Francesco De Cicco, Sebastiano Vitali della Direzione centrale per i servizi antidroga e il generale Enrico Mario Falcone, responsabile del settore cooperazione internazionale della Direzione centrale della Polizia criminale. Il generale Falcone ha elogiato la ''meravigliosa sinergia'' e la ''collaborazione encomiabile'' dimostrate da tutte le forze dell'ordine nel corso delle indagini. Per il Capo della Polizia di Amsterdam, l'operazione 'Viola' ''e' un buon esempio di come si possa lavorare insieme per combattere i clan criminali a livello internazionale''. Uno dei risultati piu' rilevanti dell'operazione, ha rilevato il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, e' stata la scoperta ad Amsterdam da parte dei carabinieri del 'libro mastro' dell'organizzazione. ''C'erano dentro 300 nomi di appartenenti all'organizzazione. Quindi abbiamo trovato anche il libro mastro dei nigeriani, non solo quello di Lo Piccolo...''.





Questo Articolo proviene da Casertasette
https://lnx.casertasette.com

L'URL per questa storia è:
https://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=13591