RIFIUTI E INCHIESTE: LA PROCURA DI NAPOLI APRE INDAGINE (MA E' ROBA DEL 2004)
Data: Venerdì, 11 gennaio @ 08:22:10 CET
Argomento: Ambiente


L'inchiesta sui rifiuti c'è, ma non riguarda quella sul disastro colposo (o doloso) di questi giorni con presunti responsabili (politici) non tanto ignoti. Riguarda invece un rapporto dell'Oms del 2004. Nulla a che vedere con quanto si assiste oggi per le strade



La procura della Repubblica di Napoli ha aperto una inchiesta per l'ipotesi di epidemia colposa in seguito a recenti segnalazioni di alcuni cittadini su eventuali collegamenti con casi di tumori che sarebbero derivati da vicinanze a discariche di rifiuti. Nell'ambito delle indagini, la magistratura ha acquisito una serie di documenti all'assessorato regionale alla Sanità, tra cui un rapporto dell'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) e dell'Istituto superiore della sanità, dal quale emerge un grave allarme per l'aumento di casi di tumore, in particolare alle parti molli (fegato, pancreas, polmoni, ecc.). L'inchiesta è affidata alla sesta sezione della procura - che si occupa, tra l'altro - di reati colposi - coordinata dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo. La stessa sezione ha anche la competenza dell'antiterrorismo: e a tale ufficio potrebbe essere trasmesso un rapporto della Digos sulle aggressioni avvenute in questi ultimi giorni durante le proteste contro la riapertura della discarica di Pianura. Il rapporto acquisito dalla procura é stato promosso nel 2004 dal dipartimento nazionale della Protezione civile e coordinato dal Centro ambiente e salute dell'Organizzazione mondiale della sanità. Alla elaborazione hanno collaborato anche il Cnr, l'Istituto superiore di Sanità e la Regione Campania che hanno lavorato in particolare in base ai dati dell'Istat relativi alla mortalità in varie zone delle province di Napoli e Caserta dove si trovano discariche di rifiuti. Lo studio è stato consegnato nel maggio dello scorso anno. In base al rapporto "é lecito affermare - è scritto - che decenni di gestione illegale e incontrollata dei rifiuti in Campania hanno prodotto effetti sanitari negativi misurabili". Nello studio si sottolinea, tra l'altro, che "é possibile evidenziare l'esistenza di un'associazione tra alcuni effetti di salute (mortalità per alcuni tipi di tumore, incidenze di alcune tipologie di malformazioni) e la prossimità a siti di abbandono incontrollato dei rifiuti".





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