RIFIUTI, CASERTA: NOGARO A LA REPUBBLICA, 'CHIESA HA SUE COLPE'
Data: Martedì, 08 gennaio @ 16:49:57 CET
Argomento: Enti e Comuni


Il testo dell'intervista al vescovo di Caserta Raffaele Nogaro rilasciata a la Repubblica. Il presule, come è accaduto per il Te Deum, non accenna, o accenna poco, all'emergenza casertana



CASERTA - (di Conchita Sannino da la Repubblica) - Non è più tempo di «contrapposizioni, ma di un lavoro istituzionale serio e complesso, che non agisca trovando per strada soluzioni tampone per la crisi». Magari è pure l´ora di una coraggiosa autocritica: «Forse anche la Chiesa ha sbagliato in alcuni casi: però, per un lungo momento, è mancato proprio il governo fermo e meditato delle cose: perciò siamo immersi in questa tragica emergenza». Monsignor Raffaele Nogaro, il vescovo di Caserta festeggiato proprio ieri sera per i suoi 25 anni di porporato con un caldo abbraccio del cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, è la voce più autorevole contro il rischio inquinamento e le ecomafie nella città in cui persino la Reggia ha subìto l´onta di un monumentale tappeto di rifiuti. Monsignore Nogaro, nel respingere l´ipotesi di dimissioni il governatore ha richiamato alle loro responsabilità anche «i vescovi che predicavano contro i rifiuti-demonio» e la Chiesa scesa in trincea. Cosa risponde a Bassolino? «Se potessi, preferirei liberarmi da questo obbligo di risposta. Le responsabilità, le cosiddette "colpe", ci sono. Ma segnalare queste colpe per noi pastori diventa qualcosa di profondamente disagevole. Non è missione, né volontà di un prete additare qualcuno, peraltro nelle intemperanze dei processi sommari; ma è nostro compito proteggere i diritti fondamentali dei cittadini, segnalare quando c´è una violazione del diritto alla speranza e alla fiducia, quando c´è un attentato alla vita». Monsignore, forse è ora di ragionare anche sulla lunga stagione di ostruzionismo a oltranza che ha prodotto il disastro ambientale di oggi. La Chiesa non ha sbagliato a dire così spesso "no"? Ad opporsi duramente al termovalorizzatore di Acerra? «Credo di sì. Anche la Chiesa, fatta di essere umani, è intervenuta in modo improprio tante volte, ovviamente senza immaginare di peggiorare le cose. Anche la Chiesa dovrebbe cercare di adoperarsi per una forma di educazione del dissenso del popolo. Tuttavia...». Le istituzioni sono state carenti. «La Chiesa deve favorire soluzioni che siano valide, però nel caso dell´infinita emergenza rifiuti i ceti dirigenti hanno avviato risposte dettate dalla crisi, e mai improntate a uno standard di rispetto della salute. Ecco, sento parlare ancora di discariche, semplici e vecchi sversatoi. Ma essi appartengono a una visione aberrante del territorio». Lei è al fianco dei cittadini di Pianura, sospesi tra speranza e rabbia e in parte ostaggio dei violenti. «A Pianura tanti cittadini vivono una situazione allucinante, in tutta la Campania la situazione è di tragica emergenza. Ora il governo centrale prenda le decisioni opportune: in coscienza e con dati alla mano. Una soluzione radicale va intrapresa, mi rendo conto». Intende dire: l´esecutivo, non gli amministratori locali? «Intendo dire: tutti coloro che hanno responsabilità istituzionali. Da pastore e cittadino, con umiltà, penso questo: un governo credibile comprende le ragioni dei giusti, dei cittadini onesti; oppure non è governo». (8 gennaio 2008-16:49)





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