ACCUSO' L'EX PM DI MANI PULITE DI PIETRO: EGIZIANO ASSOLTO DA CALUNNIA
Data: Venerdì, 30 gennaio @ 21:49:43 CET
Argomento: Giudiziaria




Il giudice monocratico del tribunale di Napoli ha assolto dall’accusa di calunnia un egiziano di 39 anni che alcuni anni fa, dal carcere di Carinola (Caserta), scrisse una lettera di protesta nella quale lamentava le precarie condizioni di salute citando il proprio caso giudiziario nato da un’inchiesta a firma dell’attuale deputato dell’ “Italia dei Valori”. L’uomo, Aly Saleh Ahmed Makarm, condannato per omicidio dal tribunale di Milano per avere ucciso una ragazza, ha sempre respinto la pesante accusa attuando più volte lo sciopero della fame per protestare contro quella che lui ritiene una macchinazione giudiziaria. A seguito del suo rifiuto del cibo è stato costretto più volte alle cure cliniche e al ricovero nel centro clinico del penitenziario Secondigliano (Napoli). Qualche anno fa, Makarm decise di scrivere una lettera al procuratore generale della Corte di Appello di Napoli, poi girata al tribunale di Sorveglianza, raccontando i suoi problemi di salute e l'inizio dei suoi guai giudiziari e criticando, secondo l’accusa, l'operato dell'ex pm Antonio Di Pietro, il magistrato che chiese ed ottenne la condanna di Makarm a 26 anni di carcere poi tramutata in ergastolo in Appello. L’extracomunitario, difeso dall'avvocato Camillo Irace e Luigi Iannettone, si è sempre proclamato innocente per l’omicidio di Rossella Malvini, avvenuto quattordici anni fa a Milano e per il quale l’ex pm di mani pulite Antonio Di Pietro chiese ed ottenne la condanna di Makarm. In primo grado gli furono inflitti 26 anni di carcere ma in Appello i giudici, contestandogli anche il reato di violenza sessuale, lo condannarono all’ergastolo.





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