BENVENUTI NEL 2008: A CASERTA IL NUOVO ANNO TRA ROGHI E MUNNEZZA
Data: Martedì, 01 gennaio @ 12:46:23 CET
Argomento: Ambiente




CASERTA (di Giovanna Maietta Comitato Emergenza Rifiuti) - Il 2007 come era prevedibile si è concluso con un emergenza rifiuti aggravata. La strategia fallimentare del Commissariato di governo si sta rivelando un vero e proprio attentato alla salute pubblica, con l’apertura di discariche sulle falde acquifere e incapacità di applicare soluzioni alternative. Ma in ambito locale l’esempio dell’inerzia e dell’inefficienza come comune capolinea della crisi emergenziale arriva dall’amministrazione comunale di Caserta. Grazie all’indecisionismo del sindaco Petteruti che ritiene in questa fase cosi critica di dover seguire l’iter burocratico dello scaricabarile accentuato, la nostra città è stata invasa di diossina. Le mini discariche sono state incendiate in tutta la città e nessuna autorità si è degnata di fare ronde e presidi per evitare che la gente respirasse l’aria malsana. Quale provvedimento restrittivo avrebbe subito un sindaco che in qualità di massima autorità sanitaria e per la sicurezza della popolazione avesse autorizzato un sito su area comunale dove poter raccogliere provvisoriamente tutti i rifiuti che invadono le nostre strade. Perché non liberare le strade e voler agire limitando ulteriormente i propri poteri in netta contrapposizione con quello che egli stesso ha potuto decidere con la firma del protocollo di intesa che apriva l’illegale discarica di Lo Uttaro? Nulla si è fatto in questa città tranne che autorizzare lo sversamento illegale di 200.000 mc di rifiuti pericolosi proveniente da tutta la regione. E oggi permettiamo al commissario e al governo che completa la filiera politica del centrosinistra di trattarci come dei cretini. E’ una intera città che ci rimette in dignità grazie alle debolezze di politici che non sono in grado di amministrare e di anteporre l’interesse collettivo alle moine dell’uno o l’altro consigliere o politico che difende il proprio orticello. Non si può festeggiare un capodanno in un clima cosi deprimente eppure mai come quest’anno sempre grazie al nostro sindaco, in via Borsellino abbiamo potuto assistere alla fiera dei botti. Decine di bancarelle che hanno occupato i due lati della strada oltre a venditori ambulati, come a voler distogliere l’attenzione dal problema ma quasi un invito a bruciare la città. E pensare che le emittenti nazionali hanno comunicato che il sindaco di Caserta aveva drasticamente vietato la vendita dei fuochi. La prossima soluzione che sta meditando faticosamente la nostra amministrazione comunale in linea con l’inerzia che l’ha caratterizzata finora è l’eventuale non riapertura delle scuole. Interruzione di servizio pubblico, epidemie e sporcizia a cui si contrappongono notti bianche e fuochi d’artificio con falò di immondizia ci farà ritornare alla Roma antica bruciata da Nerone per fare la differenza e non la differenziata.(1à gennaio 2008-12:44)





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