Caserta – (Eco di Caserta) - Il commissario per l’emergenza rifiuti in Campania, prefetto Alessandro Pansa, bastona il sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti, scoprendo pure scenari fino ad ora sconosciuti. Il sindaco di Caserta, in qualità di massima autorità sanitaria cittadina, infatti, ieri, sabato mattina, primo dicembre, ha firmato un’ordinanza in cui demandava al Commissariato il compito di ripulire Lo Uttaro. Il commissario Pansa, che già nei giorni scorsi aveva criticato de Franciscis per l’inerzia della Provincia di Caserta nell’affrontare il problema in Terra di Lavoro, essendo praticamente de Franciscis il secondo responsabile sulla questione rifiuti dopo lo stesso Pansa, non ci è stato a passare per il capro espiatorio della situazione e ha risposto per le rime a Petteruti, chiarendo che le responsabilità su Lo Uttaro sono tutte casertane, definendo per di più Petteruti poco esperto di questioni giuridiche. “Il sindaco di Caserta non ha contezza giuridica – ha detto Pansa – Non può rivolgere la sua ordinanza al Commissariato perché esegua la bonifica. C’è l’Acsa che la deve fare e un Commissariato bonifiche. Il sindaco sa che per ogni chilo di immondizia Caserta ha preso una somma di ristoro con una quota da destinare alla bonifica. In parte già versata all’Acsa Ce 3. Petteruti sa che fine hanno fatto i soldi del Governo italiano?”. Una reprimenda in piena regola che certo Petteruti non si attendeva e che ora apre anche inquietanti scenari sulla gestione dell’Acsa (il consorzio che si occupa di Caserta), che è stata appena messa in liquidazione, e il cui vertice (il direttore generale Limatola), nominato da de Franciscis lo scorso anno mentre era subcommissario all’Emergenza, è ora anche indagato. In particolare è anomalo che l’Acsa chieda ancora fondi se in parte ne ha già ricevuti per la bonifica e non li ha ancora utilizzati. (3 dicembre 2007-21:13)

Ghino di Tuoro da Casertanews