CASERTA: BOOKMAKERS PER SCOMMETTERE SU RITIRO DIMISSIONI SINDACI
Data: Sabato, 24 novembre @ 09:45:57 CET
Argomento: Ambiente


Qualcuno ha già aperto le scommesse: i sindaci che hanno deciso di dimettersi per protestare contro la spazzatura che li assale, se lo faranno, ritireranno certamente le dimissioni nei 20 giorni previsti dalla legge. Intanto, perchè cominciano a chiudere le scuole? Ieri, all'esterno di alcuni edifici scolastici c'era un vero disastro ecologico...Peccato che non siamo a Londra...



CASERTA — (di Antonella Palermo dal Corriere del Mezzogiorno di Sabato 24 Novembre 2007) - Adesso hanno venti giorni di tempo per cambiare idea. Ma non lo faranno, hanno detto chiaro e tondo, fino a quando i rifiuti saranno per strada e fino a quando non ci sarà un decreto legge che conferisca loro poteri di intervento. Così come preannunciato, i sindaci dei comuni dell'Agro-aversano aderenti al consorzio Ce2-Geoeco ieri mattina hanno portato le dimissioni sul tavolo della prefettura. Prima, però, hanno protocollato l'atto nei rispettivi uffici di presidenza del consiglio e dai segretari comunali. «Mica facciamo le cose tanto per provocazione, ci siamo dimessi davvero » dice Domenico Ciaramella, primo cittadino di Aversa. Le dimissioni, insomma, sono un fatto concreto. Meglio a casa, che al Comune con le mani legate. «Ma lo sa che se proviamo solo a spostare i rifiuti da una parte all'altra incorriamo in sanzioni anche penali? Io — racconta Ciaramella — ancora ho problemi perché nel 2002 osai aprire un sito nella mia città. Ed era un sito sicuro, bonificato ». La riunione di ieri mattina non ha calmato l'ira dei sindaci: «Oltre alla disponibilità del dottor Provolo non abbiamo ottenuto molto. La verità è che c'è il buio più assoluto: ci dicono che tra un mese le cose andranno meglio». A Santa Maria Capua Vetere un altro sindaco dimissionario, Giancarlo Giudicianni, ha deciso che il mercato, domenica prossima, non si farà: «Capisco le complicazioni, tanto più che si avvicina il Natale, ma non posso consentire la fiera bisettimanale in questo stato. Almeno per domenica la situazione resta questa». Negli altri centri del casertano non va meglio. A Carinola si protesta contro il sito di stoccaggio per ecoballe, a Pignataro Maggiore contro la discarica. Il sindaco di Carinola, Pasquale Di Biasio, era tra quelli che ha accompagnato il presidente della provincia Sandro De Franciscis ieri a Napoli, in audizione alla commissione ambiente della Regione presieduta da Michele Ragosta. Di Biasio ha ribadito l'opposizione della sua comunità al sito di stoccaggio. Né a Carinola né altrove, ha rincarato De Franciscis: «Siamo il territorio che ospita il numero più alto di ecoballe stoccate attualmente in regione, circa tre milioni e mezzo, sul cui destino non si sa nulla. Di fronte a tutto questo, affermare che chi ha già collaborato non può essere ulteriormente gravato non è un segnale di mancata solidarietà. Io non posso fare mediazioni, devo dare risposte ». Il presidente della Provincia di Caserta ha poi lamentato solitudine istituzionale: «Siamo stati lasciati soli privi di poteri, senza alcuna possibilità di incidere nei processi. Una solitudine - ha concluso - che ci rende incapaci di dare la benché minima risposta alle nostre comunità e che mi porta oggi a solidarizzare con i sindaci che hanno rimesso il mandato».





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