EVASIONE FISCALE CENTRI MEDICI: NESSUNA RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO
Data: Sabato, 24 gennaio @ 16:58:58 CET
Argomento: Giudiziaria




Nessuna richiesta di rinvio a giudizio ufficiale, ma soltanto la chiusura delle indagini preliminari per l'inchiesta che vede indagate 28 persone (poco meno della metą i casertani) dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere nell'ambito di un'indagine portata avanti dalla Guardia di Finanza sul fallimento di una societą di vendita e assistenza tecnica di prodotti elettromedicali con sede a Caserta che, secondo l'accusa, avrebbe fatturato a vari centri medici ed enti anche dopo la dichiarazione di fallimento. La stessa societą, inoltre, sempre secondo l'accusa, avrebbe poi continuato sotto altro nome ma con le stesse attrezzature e allo stesso indirizzo l'attivitą della fallita. o scorso maggio, il pm Alessandro D'Alessio aveva firmato la conclusione delle indagini preliminari a carico degli indagati: tra questi, Guglielmo Marchese e Generoso Paolella amministratori per i rispettivi periodi della «All Medical» di via Boito accusati di bancarotta fraudolenta ed evasione fiscale. Per quest'ultimo reato sono accusate anche Adele Viciglione e Anna Marchese, nei periodi in cui sono state rispettivamente amministratrici della «All Medical» e della fallita «Elettronica Biomedica». In particolare, la «All Medical» avrebbe fatturato vendite e manutenzioni di macchinari (realmente eseguite secondo le Fiamme Gialle) presso cliniche, centri medici, Asl e la Seconda Universitą degli Studi di Napoli. Al contrario, gli investigatori non ritengono veritiere e quindi inesistenti le operazioni di assistenza fatturate dalla «Elettronica Biomedica» (fallita nel 1995) ad alcuni centri medici delle province di Caserta, Napoli, Reggio Calabria ed altri centri d'Italia. I beneficiari di quelle fatture, secondo l'accusa, avrebbero evaso le imposte sui redditi e sul valore aggiunto avvalendosi di quei documenti fiscali per dichiarare il passivo. Numerosi e, in molti casi noti, i centri e le case di cura coinvolte con i loro amministratori nell'inchiesta della Procura. Agguerrita la difesa degli indagati che č pronta a smontare il castello accusatorio: le fatturazioni, che secondo la Guardia di Finanza sono appositamente gonfiate, si riferiscono a numerosi interventi di assistenza tecnica effettuati su costosissime macchine (come le Tac e gli ecografi, per esempio) ed eseguiti sulla scorta di appositi contratti stipulati tra la societą di assistenza ed i centri medici. Gli investigatori hanno preso in esame decine di fatture riguardanti il pagamento di rate per contratti di assistenza, forniture e vendite varie per un periodo che va dal 1995 al 2001. Secondo gli investigatori, che hanno acquisito le fatture oggetto di indagini, gli indagati avrebbero evaso imposte per alcune decine di migliaia di euro. Tra gli indagati di spicco figurano i responsabili del centro Cefim di Caserta e l'amministratore della casa di cura Ruesch di Napoli. (articolo del 2004 in archivio ai sensi di legge sulla comunicazione web e successive ultime modifiche





Questo Articolo proviene da Casertasette
https://lnx.casertasette.com

L'URL per questa storia è:
https://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=1310