Questa notte i Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli (p.m. dott. Raffaello Falcone e Giovanni Conzo) nei confronti di 10 affiliati al clan “Belforte”, operante sulla città di Caserta e comuni limitrofi. Le indagini condotte dall’Arma hanno fatto luce su numerose estorsioni consumate in danno di imprenditori della zona, costretti a versare ingenti somme di danaro, ad assumere parenti degli affiliati, e a rendere disponibili le proprie sedi per le riunioni del sodalizio criminale. Le indagini hanno sottolineato il ruolo preponderante delle donne del clan, le quali, nei periodi di detenzione dei propri congiunti, dirigevano in prima persona le attività illecite dell’organizzazione criminale. Per questi motivi è stata fermata, oltre alle mogli dei fratelli Belforte, anche la madre di uno degli elementi di vertice, che, a causa dell’età avanzata (72 anni), è stata sottoposta al regime degli arresti domiciliari. Fondamentale, oltre alle classiche tecniche di polizia giudiziaria, e al contributo di alcuni collaboratori di giustizia, la piena collaborazione di alcune delle parti offese, che, poste di fronte agli elementi investigativi raccolti, ne hanno integralmente confermato il contenuto, “confessando” di essere sotto estorsione. Il provvedimento si è reso necessario per interrompere l’attività delinquenziale ancora in corso ed evitare che la stessa giungesse ad ulteriori conseguenze; si è dovuto evitare cioè che, con l’approssimarsi delle festività natalizie, le vittime, benché avessero denunciato i propri aguzzini, fossero di nuovo costrette a rimpinguare, loro malgrado, le casse del clan. I particolari dell’operazione saranno esposti nel dettaglio dal coordinatore della Direzione Distrettuale di Napoli, dott. Franco Roberti, e dai P.M. che hanno diretto le indagini, nel corso di una conferenza stampa presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Caserta. (SEGUE)