SEMINARIO GIUSTIZIA EUROPEA A CASERTA: INTERVENTO DI MANCINO (CSM)
Data: Sabato, 17 novembre @ 19:30:28 CET
Argomento: Cittadini e Giustizia




CASERTA - Nell'ambito dello sviluppo del partenariato euro-mediterraneo, che ha delineato priorità di azione per l'anno 2008, va segnalata "la necessità di incrementare la cooperazione di giustizia nella materia civile e commerciale tra l'Unione Europea e i diversi partner del bacino del Mediterraneo, insieme all'attività di rilancio del codice di condotta contro il terrorismo già adottato nel vertice ministeriale del 2005". Lo ha sottolineato Il Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Nicola Mancino, nel suo intervento al Simposio internazionale 'La cooperazione di giustizia per lo sviluppo e la pace nel Mediterraneo" organizzato dal Ministero della Giustizia e dalla Facoltà di Studi Politici e per l'Alta Formazione Europea e Mediterranea "Jean Monnet", in corso alla Reggia di Caserta. Tra le esigenze di incremento della cooperazione tra i Paesi interessati, Mancino ha indicato in particolare "la cooperazione in ambito economico e finanziario, che richiede un impegno comune volto ad armonizzare i diversi diritti nazionali; il mutuo riconoscimento delle decisioni giudiziarie, che passa attraverso il ruolo svolto dalle magistrature nazionali; il riconoscimento giuridico delle sentenze e degli altri provvedimenti giudiziari e, infine, il riavvicinamento delle legislazioni nazionali". Si tratta, in tutti questi casi, secondo il Vicepresidente del Csm, di "rispondere al meglio alla domanda di giustizia rivolta dai cittadini di tutti gli Stati interessati al processo di cooperazione, perseguendo l'obiettivo di una giustizia di qualità, che risulta dal combinato di diversi fattori: reale indipendenza dell'organo giurisdizionale, durata ragionevole dei processi, equità della decisione assunta". Mancino si è infine soffermato sul fenomeno delle migrazioni dal sud del mondo verso le aree di maggior sviluppo economico e commerciale, che, ha detto, "assume connotati peculiari in ragione della difficoltà di controllo dei flussi". "L'Italia - ha detto il sen. Mancino - vive e conosce direttamente il fenomeno proprio per la sua configurazione geografica di penisola immersa nel Mediterraneo, e sente la necessità urgente di dialogare con i Paesi interessati alla partenza e al transito dei migranti, al fine di elaborare politiche di programmazione e controllo del fenomeno sempre nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali". In questo ambito, Mancino ha indicato in particolare il fenomeno della diffusione di famiglie miste, "le cui esigenze di disciplina giuridica implicano l'opportunità di elaborare istituti di diritto privato e familiare comuni, nell'ambito di una cooperazione multilaterale che tenga conto delle peculiarità di ciascun ordinamento nazionale". (17 novembre 2007-19:35)





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