EMITTENZA TV: RETECAPRI RIVENDICA PRIORITA' NELL'ASSEGNAZIONE DELLE FRQEUENZE
Data: Giovedì, 15 novembre @ 17:05:09 CET
Argomento: Giornali e Giornalisti




Finalmente il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni ha presentato il bando di gara che assegna frequenze alle emittenti televisive per completare la copertura del territorio nazionale. “Si realizza così concretamente - secondo Costantino Federico - l’aspettativa di Retecapri, l’unica emittente nazionale con sede nel Mezzogiorno d’Italia, che può accedere all’assegnazione di frequenze necessarie per il potenziamento della copertura”. L’iniziativa del Ministero non è una novità in quanto già in passato un notevole numero di frequenze televisive vennero assegnate e concesse gratuitamente, senza cioè alcun onere, a Rete A, LA7 e VideoMusic. L’iniziativa è stata determinata solo in parte dalla volontà politica di ricreare un certo equilibrio tra le varie reti nazionali, e quindi anche Retecapri, e per arginare il monopolio Rai-Mediaset che da sempre si è adoperato per creare barriere insormontabili all’entrata di nuovi soggetti nel settore, ovvero come nel caso di Retecapri, di far potenziare e consolidare altre reti. La spinta decisiva è, infatti, venuto dalla sentenza del Tar Lazio che ha ingiunto al Ministero di assegnare i canali ridondanti e nella sua disponibilità alle emittenti che non disponevano ancora della completa copertura nazionale, come nel caso specifico di Rete A e Retecapri che, appunto, avevano presentato ricorso proprio per l’assegnazione di nuovi canali. Nello specifico, poi, Retecapri oltre alla vittoria comune nel ricorso con Rete A in cui era intervenuta ad adiuvandum, aveva ottenuto altre pronunce di Tribunali amministrativi che ingiungevano al Ministero l’assegnazione di specifici canali individuati e segnalati da Retecapri. Contro queste sentenze il Ministero aveva opposto la mancanza di un regolamento per la procedura di assegnazione. Questa lacuna, per altro discutibile, è stata ora colmata dal bando per l’assegnazione del Ministro Gentiloni. E’ da prevedere una feroce resistenza di Mediaset e Rai che, non potendo partecipare al bando di assegnazione in quanto già coprono perfettamente, e spesso anche con duplicazioni di impianti, tutto il territorio nazionale, vorranno impedire che le cosiddette emittenti nazionali minori come Retecapri possano migliorare la propria copertura e arrivare finalmente a essere presenti in maniera paritetica nel sistema radiotelevisivo. Retecapri auspica che le manovre di Rai, ma soprattutto di Mediaset, magari attraverso associazioni di categoria legate al monopolio Berlusconi, non strumentalizzino alcune emittenti locali contro l’assegnazione dei canali alle emittenti previste. Occorre, infatti, considerare che solo un reale sistema pluralistico e competitivo nazionale può consentire maggiore libertà, sviluppo e presenza alle emittenti locali come avviene in tutti i paesi con un sistema radiotelevisivo avanzato. (15 novembre 2007-17:05)





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