DISCARCA LO UTTARO A CASERTA: IL 'COMER' SI RIVOLGE A ISTITUZIONI
Data: Domenica, 11 novembre @ 22:24:02 CET
Argomento: Ambiente




Caserta (di Giovanna Maietta - ComEr) - Dopo la riapertura della discarica di Lo Uttaro il Comitato emergenza rifiuti si rivolge a tutte le istituzioni politiche, alle associazioni, ai sindacati e ai cittadini di Caserta e comuni limitrofi per dire No all’inquinamento, alle malattie tumorali e ai soprusi giustificati da una emergenza annosa mai risolta per incapacità ed inadempienze. Il Prefetto Pansa si è imposto sul primo cittadino di Caserta che il 6 novembre aveva emesso un ordinanza di chiusura della discarica per fermare il danno che si è causato al territorio e alla salute pubblica. Non sono bastati il pronunciamento del tribunale civile di Napoli, la relazione del consulente tecnico nominato dal collegio dei giudici napoletani e la folta documentazione che hanno accertato che la discarica è illegale e pericolosa per la salute dei cittadini. Il commissario non si ferma dinanzi a nulla e Caserta si è dimostrata un terreno fertile per diventare lo sversatoio di tutta la provincia e non solo. La discarica illegale di Lo Uttaro ha danneggiato tutto il comprensorio casertano, San Nicola, San Marco e Maddaloni sono fortemente provati dai miasmi che la discarica ha dilagato sin dall’apertura. Il sindaco Petteruti con l’ordinanza di chiusura di lo Uttaro ha revocato la disponibilità precedentemente data al Commissario di Governo facendo prevalere la giusta motivazione di difesa della salute pubblica. Una motivazione che non può essere soppiantata da quella addotta dal prefetto Pansa che giustifica la riapertura di lo Uttaro con il blocco dell’ex CDR. L’accanimento di Pansa ci fa temere che si mira a quell’ampliamento siglato nel protocollo d’intesa. La discarica lo Uttaro è quasi piena, cosa farà il Commissario dopo, come risolverà il blocco dell’ex CDR o l’emergenza legata ai cumuli di immondizia per strada? Nessuna soluzione che possa andare nel senso opposto dal colmare buchi con immondizia indifferenziata e pericolosa. La cava Mastroianni adiacente alla discarica potrebbe essere il futuro bersaglio del Commissario cosi come previsto sin dall’inizio. Se questo dovesse accadere avremmo altre migliaia di tonnellate di rifiuti che porterebbero alla definitiva distruzione del nostro territorio. Abbiamo bisogno di unire tutte le forze di chiamare all’appello tutte le rappresentanze per ridare dignità alla nostra terra e combattere l’arroganza del Commissario di Governo. Ci aspettiamo che il sindaco Petteruti dia un seguito all’ordinanza di chiusura, che tutta l’amministrazione comunale difenda la salute pubblica. Domani il Comitato Emergenza Rifiuti chiederà formalmente un incontro con I Sindaci di Caserta, San Nicola la Strada, Maddaloni e San Marco e con tutti i capigruppo consiliari. (11 novembre 2007-22:20)





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