MASTELLA A CASERTA PARLA DI WHY NOT, FINANZIARIA E LEGGE ELETTORALE
Data: Sabato, 10 novembre @ 17:35:37 CET
Argomento: Politica




C'é un complotto contro Prodi e contro Mastella? "Lo scoprano", ma non chiedano al Guardasigilli di "ringraziare". Clemente Mastella, a Caserta, risponde con un no comment sulla decisione della Procura della Cassazione, che ha ritenuto inammissibile" il ricorso del pm di Catanzaro Luigi De Magistris, contro l'avocazione richiesta dal Guardasigilli per l'inchiesta 'Why not'. Interviene però su alcune affermazioni, "riportate ieri da un autorevole giornale (il Corriere della Sera, ndr) secondo le quali io dovrei finanche ringraziare chi tentava di farmi male. A me le cose sono sembrate un po' diverse". Ma Mastella crede alla tesi del complotto? "Non devo capire nulla - risponde - se c'é una manovra o un complotto contro di noi, lo scoprissero. Non devo però certo oggi ringraziare nessuno: devo ringraziare la mia coscienza perché mi comporto bene".

Legge elettorale

Una soglia minima del 10 per cento sul piano nazionale, seguendo in questo modo il modello tedesco, e una riduzione per le realtà locali, secondo la formula spagnola: è questa la proposta del ministro della Giustizia, Clemente Mastella, sulla riforma della legge elettorale. A Caserta per il congresso regionale dell'Udeur, Mastella dice: "Se si vuole creare un sistema tedesco, si va al 10 per cento, visto che in Italia ci sono molti partiti, perché la soglia dovrebbe essere il 5? In questo caso non avremmo venti partiti ma quindici, visto che c'é la possibilità di aggregarsi facendo una finzione, per cui ci si unisce e si arriva al cinque per cento". Il ministro parla poi di una riduzione della soglia per le realtà locali: "Fermo restando poi una nicchia, ed è giusto considerarla come valore politico, per le realtà locali, e farvi riferimento in Parlamento, come capita per alcuni aspetti col sistema spagnolo, in regioni come le Canarie, i Paesi Baschi, Barcellona. Si potrebbe fare così in Italia per realtà come l'Alto Adige, il Mezzogiorno, il Nord". L'Udeur è disponibile alla sfida dela soglia del 10 per cento: "siamo disposti a rischiare, a trovare motivi per essere assieme ad altri che hanno i nostri stessi valori nella gerarchia della responsabilità politica". Per Mastella la soglia di sbarramento in Italia deve essere il 10 per cento "perché questo porta all'integrazione e alla condizione per cui quattro o cinque partiti ci arriverebbero". Non si possono ripetere gli errori degli altri: secondo il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, sulla legge elettorale "é giusto saldarsi con l'opposizione e cercare un ampio consenso". "Anche se - sottolinea il Guardasigilli - l'altra volta l'attuale opposizione non si è saldata con noi, l'errore di altri non deve ricadere su di noi". "E' giusto - conclude - determinare una condizione nella quale legittimamente ci sia un'ampia estensione parlamentare per approvare la legge elettorale. Non vorrei però che i cosiddetti grandi partiti si inseguissero fra di loro portando avanti il referendum, oppure facendo i cavoli loro a scapito degli altri. Il che non significa nell'interesse del Paese: perché l'interesse di un grande partito non coincide con l'interesse del Paese".

Su tema finanziaria

E' "malcostume parlamentare" collocare in Finanziaria decisioni relative alla ristrutturazione del Governo: così il guardasigilli Clemente Mastella spiega a Caserta le ragioni delle contestazioni mosse ieri in Aula. "Ho avanzato l'idea - dice - che non fosse giusto mettere all'interno della Finanziaria la riduzione dei ministri. Ma questo non vuol dire che fossi contrario alla riduzione dei ministri. E' apparsa invece l'idea che avessi il broncio, che ci fosse dell'irriverenza". Non è così, aggiunge: "Tanto è il Pd che deve preoccuparsi mica noi...". Secondo Mastella, "é scorretto, per chi ha vissuto a lungo nelle aule parlamentari, vedere che si trasferisce nella finanziaria la ristrutturazione del Governo, decidendo sulla quantità, il che attiene a una scelta politica del premier o eventualmente a una discussione da tenere in altra sede". "E' un malcostume parlamentare - continua Mastella - che francamente non ho condiviso. Così come di malcostume si è trattato nel caso dei simboli elettorali: non si è mai visto che se ne discuta in Finanziaria. Questo non accade neanche in Papuasia". La discussione sulla Finanziaria é stata caratterizzata da "ragionevolezza e sintonia" nel centro sinistra: lo dice il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, secondo il quale mercoledì non ci saranno sorprese. "Non credo ci siano cose che non conosco, che sono ignote, per cui mercoledì ci sarà l'apocalisse". Secondo Mastella, "ieri non c'é stata alcuna tensione, ma al contrario ragionevolezza. Si è lavorato con molta sintonia, la velocità dipende anche dal fatto che nessuno crea delle turbative o inserisce nella discussione degli elementi per rendere sterile la manovra". Che fine ha fatto poi l'elastico? Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella commenta sorridendo la fotonotizia apparsa su alcuni quotidiani nazionali, che lo riprendono mentre gioca con un elastico durante la discussione della Finanziaria. "Anche Mussi ci giocava, ma hanno fotografato me...", risponde. Il Guardasigilli ricostruisce la sequenza: "C'erano dei documenti da firmare, erano parecchie carte - dice - e mi avevano portato degli elastici. Uno di questi è sparito, se lo é preso Mussi e ci si è messo a giocare. Ma poi, che ci devo fare, hanno fotografato solo me".

Governo e prosciugamento

Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, crede nella necessità di ridurre i ministri: "Oggi siamo tantissimi, quindi bisogna che a gennaio, dopo la Finanziaria, si prosciughi...". Il Guardasigilli lo dice intervenendo a Caserta al congresso regionale dell'Udeur, sostenendo tra l'altro che il numero dei ministri debba essere definito attraverso una legge: "Quello che chiedo io è di avere una regola fissata in Costituzione". Mastella fa il confronto con altri paesi europei: "In Gran Bretagna non succede che a ogni Finanziaria cambi il numero dei ministri. La mia idea e che lo si fa per legge, se volete anche in Costituzione. Mi dispiace che sia solo io a dire queste cose in Parlamento". Per Mastella un governo che si presenta con oltre 100 persone tra ministri e sottosegretarie è chiaramente "impopolare": "A gennaio un prosciugamento va fatto, Prodi questa questione se la porrà. Abbiamo il dovere di non essere recalcitranti". (10 novembre 2007-17:33)





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