RECALE (CASERTA): ASSOCIAZIONE CRUNA CHIEDE RIMOZIONE ANTENNA TELECOM
Data: Martedì, 06 novembre @ 20:32:37 CET
Argomento: Cittadini e Giustizia




RECALE – Un’intollerabile arroganza che dura ormai da 16 mesi. Nonostante i solleciti dell’associazione “Cruna” e dell’allora consigliere comunale Giuseppe Lasco, cui sono seguite, dal luglio dello scorso anno, 3 ordinanze di rimozione a firma del sindaco Americo Porfidia, la Telecom Mobile si ostina a trasmettere dalla stazione radio-base di viale Dei Pini, a Recale, nonostante la licenza edilizia per quell’impianto sia scaduta il 6 maggio 2006. “Nemmeno il paventato ricorso all’autorità giudiziaria – rilevano gli ambientalisti – per violazione dell’articolo 650 del codice penale, che punisce l’inosservanza dei provvedimenti di autorità anche con l’arresto, la Telecom Mobile ha mostrato segni di ragionevolezza. Quel ripetitore è abusivo, eppure la società di telefonia continua impunemente a trasmettere. Chi conosce la nostra associazione – dichiarano gli attivisti di “Cruna” – sa bene che consideriamo inutili, e in taluni casi dannose, le crociate contro il progresso tecnologico. In particolare, quando i Comuni hanno sul territorio dei ripetitori istallati prima dell’adozione di un regolamento che disciplini il funzionamento e le emissioni delle stazioni radio-base, noi suggeriamo ai sindaci (si veda il caso di Macerata Campania) di dialogare con i gestori e di negoziare lo spostamento degli impianti troppo vicini ai centri urbani. Nello specifico, forte di una licenza edilizia rilasciata nel 1996, quando la sensibilità ai pericoli prodotti dalle onde elettromagnetiche non era matura e non esistevano regolamenti, la Telecom Mobile ha operato indisturbata per 10 anni. “Cruna” si è cominciata ad interessare al ripetitore di viale Dei Pini solo alla fine del 2005, in prossimità della scadenza della licenza. E si è limitata ad esortare il sindaco Porfidia a far rispettare il contratto, che, esaurita la concessione, prevedeva l’obbligo da parte del gestore di rimuovere l’antenna a semplice richiesta dell’amministrazione comunale. Tra l’altro – aggiungono gli ambientalisti –, Recale, dopo anni di battaglie condotte da “Cruna” e da centinaia di cittadini, oggi ha un regolamento che individua nel perimetro cimiteriale un’area riservata ai ripetitori per la telefonia mobile e un piano delle frequenze, certificato dagli esperti della facoltà di Scienze Ambientali della Seconda Università di Napoli, che attesta la funzionalità di quel sito in termini di copertura del segnale. Alla Telecom Mobile non si chiede, quindi, di abbandonare il territorio di Recale, ma di rispettare il regolamento comunale e di riposizionare l’antenna nel cimitero. Il gestore finora si e dimostrato indifferente e, quando il sindaco Porfidia ha annunciato il ricorso all’autorità giudiziaria, si è rivolto al Tar, che proprio stamattina (7 novembre) dovrà esprimersi. “Cruna” – concludono gli attivisti – non può che sostenere l’avvocato Luigi Adinolfi, che nel giudizio difende il comune di Recale, pronta a scendere in piazza, qualora persino la magistratura di mostrasse sorda ai richiami alla legalità e al rispetto del contratto”. (6 novembre 2007-20:32)





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