Casertasette - EMERGENZA CAVE: VENTRE ACCUSA BASSOLINO E ALOIS

“Approfitto della presenza dell’assessore Alois per sottolineare come il Piano cave della Regione individui ancora una volta la provincia di Caserta come territorio di estrazione selvaggia, ancorché pianificata. Non solo. Va rilevato il mancato coinvolgimento nella fase di predisposizione del piano stesso dei Consigli provinciali e degli Enti locali tutti. La Regione ci invita, inviata la Provincia, ad intensificare i controlli sul territorio ma non procede alla destinazione delle risorse. E’ un piano squisitamente tecnico, fatto per favorire l’attività estrattiva e non i cittadini”. Queste le accuse del presidente della Provincia di Caserta Riccardo Ventre pronunciate durante il convegno “Cave ed ambiente: quale futuro per Caserta?”, promosso dall’associazione culturale Terra nostra e tuttora in corso nell’aula consiliare dell’Ente di corso Trieste alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive Gianfranco Alois, che detiene la delega alle cave. “Se non ci fosse stato quest’incontro, forse non avremmo mai parlato del Piano – ha sottolineato ancora Ventre nell’ambito del suo intervento-. Ciò testimonia in maniera inequivoca ed inequivocabile quanto irrisoria sia stata, ove mai ci fosse stata, la concertazione con le diverse entità che hanno competenza in materia di cave sul territorio provinciale. L’ambiente è una delle nostre priorità e intendiamo impegnarci sino in fondo perché siano le diverse comunità che vivono quei contesti di difficoltà che tutti conosciamo a proporre soluzioni o quantomeno a prendere parte alle decisioni che interessano la loro salute. Vero è che le attività estrattive sono una risorsa, ma il malessere della gente viene prima. Un messaggio che questo piano di sicuro non ha recepito. Con l’entrata in vigore di questo strumento di disciplina dell’estrazione, Terra di Lavoro sarà sempre di più una provincia violata, dall’emergenza ormai consolidata dei rifiuti come dal dramma delle cave e la Regione non più lavarsene le mani” .