PRIMARIE COME ELEZIONI DI STATO: SCRUTATORI LENTI E RISULTATI IN RITARDO
Data: Martedì, 16 ottobre @ 21:03:03 CEST
Argomento: Politica




E' Tino Iannuzzi, parlamentare della Margherita, il primo segretario regionale del Pd della Campania. Almeno, appare così dall'annuncio che egli stesso ha dato nel corso di una conferenza stampa nella quale ha riferito che le liste a lui collegate avrebbero già ottenuto 243 delegati su 485 componenti della costituente regionale, senza contare i seggi che devono essere assegnati con i reti. La percentuale di voti oscillerebbe tra il 52 e il 55%. A 48 ore dalla chiusura dei seggi per le primarie del Pd quello che risalta è appunto l'assenza di comunicazioni ufficiali sul risultato del voto. Sono gli stessi candidati, quattro in Campania, ad autoattribuirsi le percentuali sulla base delle proprie rilevazioni. Secondo alcune fonti non è escluso che il dato finale possa essere reso noto entro la tarda serata o addirittura domani, con un ritardo notevole. Sembra che i problemi siano determinati dal mancato inserimento dei dati ufficiali, in particolare della provincia di Napoli, all'interno del software con tutti i risultati regionali. Fonti vicine a Salvatore Piccolo, segretario della Margherita di Napoli, gli attribuiscono tra il 25 e il 30%. Il presidente della Provincia di Caserta, Sandro De Franciscis, terzo candidato a sostegno di Veltroni e il preside della Facoltà di Lettere dell'Università di Napoli Federico II, Eugenio Mazzarella, in lizza per l'area Letta, si dividerebbero i restanti voti. Le percentuali sono ancora ufficiose; i conti, peraltro, non tornano se si fa la somma dei voti che i quattro candidati ritengono di aver conquistato. Iannuzzi parla di "un'affermazione forte e un radicamento territoriale diffuso. La mia campagna elettorale è stata condotta con serenità, nonostante gli attacchi ingiustificati, in alcuni casi sconfinati nell'arroganza e nella volgarità. Dobbiamo lavorare, ora basta polemiche. Diamo vita al cambiamento per un salto di qualità e l'innovazione". In una regione politicamente molto significativa non è solo l'opposizione di centro destra a parlare di una presunta fine dell'asse De Mita-Bassolino. Anche Salvatore Piccolo sottolinea che "Bassolino è stato sconfitto in un collegio blindato", evidenziando che è stato superato dalla capolista di 'Sinistra con Veltroni', la sociologa Fortuna Caccavale. A suo giudizio, senza l'apporto della lista del ministro Nicolais, "la coalizione Bassolino-De Mita si sarebbe fermata al 35%". Mentre De Franciscis sta pensando di organizzare per domani una conferenza stampa per commentare i risultati ufficiali, Mazzarella in serata si è recata da Enrico Letta, candidato alla segreteria del Pd, "per esporgli il caso Campania". Potrebbe presentare un ricorso qualora emergessero con certezza irregolarità nel voto. Dal canto suo Bassolino sottolinea che nella competizione che in alcuni momenti si è caratterizzata per una vera e propria "guerra a senso unico" (riferimento, ad esempio, agli attacchi contro di lui del sindaco di Salerno, De Luca) la gente, alla fine, ha premiato "i contenuti, lo stile sobrio e rispettoso". Quanto al sorpasso nel suo collegio da parte di una sociologa, il governatore della Campania evidenzia di non ritenere negativo di essere arrivato dopo una donna e che comunque il vincitore della "guerra" per la segreteria regionale è proprio Iannuzzi sostenuto dallo stesso Bassolino. (16 OTTOBRE 2007-21:02)





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