TORA E PICCILLI, CIAMPATE DEL DIAVOLO: IL 6/10 SI INAUGURA SITO PALEONTOLOGICO
Data: Domenica, 30 settembre @ 19:13:36 CEST
Argomento: Scienza




Tora e Piccilli (Caserta) - Il percorso lungo le più antiche orme umane mai rinvenute al mondo sarà inaugurato il 6 ottobre a Tora e Piccilli, in provincia di Caserta. Quelle impronte sono note a tutti come le “Ciampate del Diavolo”, ovvero le orme di Lucifero, scacciato dal paradiso e precipitato sulla Terra, in località Foresta di Tora e Piccilli, ai piedi di quello che è l’attuale vulcano spento di Roccamonfina. In realtà quelle “ciampate” sono state lasciate dai nostri antenati della specie di “Homo Erectus”, come ha stabilito il professor Paolo Mietto dell’Università degli Studi di Padova che, contattato da due studiosi locali, Adolfo Panarello e Marco De Angelis, riuscì ad individuare il reale potenziale paleontologico delle orme fossili e ne annunciò la scoperta con una nota ufficiale pubblicata sulla prestigiosa rivista “Nature” nel marzo 2003. Tra i 320 mila e i 280 mila anni fa, gli ominidi hanno calpestato quella che proprio lava non era, bensì fango tiepido in via di solidificazione, venuto giù durante la fase eruttiva dell’antico vulcano di Roccamonfina, il Mons Mefineus. Le orme, così impresse nel terreno, sono state poi ricoperte, e così conservate nel tempo, da un secondo imponente flusso piroclastico. Già nella sola fase preliminare, nella località Foresta, furono individuate con certezza ben 56 orme umane organizzate in 3 piste. Poi, i recenti scavi condotti nel periodo che va dal luglio all’ottobre 2005 hanno consentito di accertare che il numero delle orme e delle piste è più significativo: oltre 100 impronte e 6 piste. Gli ominidi erano alti non più di un metro e mezzo (dato ricavato applicando alle dimensioni delle orme umane l’algoritmo secondo cui la statura media di un individuo è pari a circa il 15,5% della lunghezza del suo piede) e camminavano lungo il pendio del vulcano, aiutandosi con le mani solo nei punti di particolare dislivello. Percorsi rituali, consolidati nel tempo e nel fango che dal prossimo 6 ottobre saranno aperti alla visita di tutti. A seguito della collaborazione tra Provincia e Comune e dietro il ricorso a fondi strutturali, il sito paleontologico “Le Ciampate del Diavolo” è pronto per l’apertura ufficiale al pubblico. I lavori di sistemazione dell’omonima area archeologica sono completati: l’intervento tecnico, effettuato sotto lo stretto controllo delle competenti Soprintendenze, ha consentito il riassetto dell’area e la realizzazione di strutture ricettive. L’inaugurazione del sito, il prossimo 6 ottobre, sarà la prima importante occasione utile per poter ammirare quelle “ciampate” che la tradizione popolare considerava essere state lasciate dal Diavolo e che, invece, sono le orme fossili di esemplari di “Homo Erectus” europeo più antiche al mondo fra quelle sinora accertate. (30 settembre 2007-19:13)





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