RIORGANIZZAZIONE BANCA D'ITALIA: LA SEDE DI CASERTA SI SALVA, NON CHIUDE PIU'
Data: Venerdì, 28 settembre @ 09:39:21 CEST
Argomento: Economia




Caserta - Appuntamento oggi a via Nazionale per la riunione del consiglio superiore della Banca d'Italia che, come previsto, esaminerà il piano di riorganizzazione dell'istituto. Alla riunione, presieduta dal governatore Mario Draghi, potrebbe tuttavia esserci qualche consigliere assente: Cesare Mirabelli, a quanto si apprende, avrebbe già inviato una lettera per annunciare il suo impedimento a prendere parte alla riunione, per ragioni di carattere personale. Il piano che verrà sottoposto domani all'approvazione del consiglio superiore (costituito da 13 consiglieri, eletti dalle sedi regionali), riunito in via ordinaria come ogni mese, prevede la chiusura di 33 filiali, in cui sono occupati 709 dipendenti, poco più del 20% del personale della rete. La Banca avvierà con i sindacati un negoziato per definire le misure destinate al personale delle strutture che verranno chiuse, dall'accompagnamento all'uscita, all'agevolazione all'inserimento in una nuova sede di lavoro, alla riconversione delle professionalità. La fase di chiusura delle filiali prenderà avvio tra un anno, nel settembre 2008, dopo una fase preparatoria, per concludersi nel 2009, secondo quanto previsto nel 'Progetto di riforma organizzativa delle rete territoriale'. Il nuovo modello della rete territoriale della Banca d'Italia prevede, a regime, 20 filiali insediate nei capoluoghi regionali, a 6 delle quali fanno capo altrettante Unità specializzate nella vigilanza site in altre province (Caltanissetta, Cosenza, Cuneo, Pisa, Udine, Vicenza); 6 succursali ad ampia operatività (Bolzano, Brescia, Catania, Forlì, Salerno, Verona) nelle regioni a maggiore domanda di servizi dell'utenza istituzionale e privata; 6 succursali specializzate nel trattamento del contante (Arezzo, Bergamo, Foggia, Padova, Piacenza, Roma Tuscolano); 25 succursali specializzate nei servizi all'utenza (Agrigento, Ascoli Piceno, Avellino, Caserta, Como, Grosseto, La Spezia, Latina, Lecce, Livorno, Messina, Novara, Pesaro, Pescara, Ragusa, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Sassari, Siena, Sondrio, Taranto, Trapani, Treviso, Varese, Viterbo); una succursale specializzata nel servizio di tesoreria dello Stato (Roma Succursale). Le 33 filiali per le quali è prevista, nel documento, la chiusura (in calo rispetto alle 35 filiali che avrebbero dovuto chiudere secondo la prima bozza del piano) sono: Alessandria, Asti, Belluno, Benevento, Brindisi, Chieti, Cremona, Enna, Ferrara, Frosinone, Gorizia, Imperia, Isernia, Lucca, Macerata, Mantova, Massa, Matera, Modena, Nuoro, Oristano, Parma, Pavia, Pistoia, Pordenone, Ravenna, Rieti, Rovigo, Savona, Siracusa, Teramo, Terni e Vercelli. Il progetto complessivo di riforma organizzativa della rete territoriale il cui obiettivo è il rafforzamento dell'azione istituzionale, la crescita dell'efficienza anche attraverso la riduzione dei costi, la valorizzazione delle risorse umane, dovrebbe essere realizzato entro il 2010. (28 settembre 2007-09:40)





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