ALBERGO AMPLIA STRUTTURA IN ZONA A RISCHIO FRANA: QUATTRO DENUNCE IN PROCURA
Data: Giovedì, 15 gennaio @ 21:46:26 CET
Argomento: Ambiente




Sono quattro le denunce penali di sequestro preventivo presentate dall’inizio di dicembre ad oggi alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Avezzano per fermare l’ampliamento di un albergo-ostello localizzato a Castellafiume (L’Aquila) in una zona a rischio da frana.
I lavori, non consentiti dall’Autorità di Bacino per i fiumi Liri, Garigliano e Volturno che per quella zona, dal 1999, prevede solo realizzazioni di consolidamento od opere di pubbliche indispensabili non localizzabili altrove (ma sempre sotto parere dell’Autorità), sono stati autorizzati dal comune di Castellafiume che, secondo il denunciante-danneggiato, ha interpretato diversamente il parere dell’Autorità. Protagonisti della vicenda sono un cittadino di Castellafiume, Ubaldo Persia, e la proprietà dell’ostello “Lo Scoiattolo” localizzato nei pressi dell’abitazione del Persia.
Quest’ultimo, in passato già danneggiato da precedenti lavori realizzati presso l’albergo in questione (una sentenza civile del tribunale di Avezzano gli ha riconosciuto quasi 200 milioni di vecchie lire di danni in una causa intentata contro il comune di Castellafiume), secondo le sue denunce, sta ancora subendo danni per l’ampliamento di altri due piani ed un sottotetto dell’ostello. Danneggiamenti provocati alla sua abitazione anche soltanto con il passaggio di mezzi pesanti degli operai che in questi giorni (lavorando anche di domenica) hanno già concluso la realizzazione del primo piano in spregio alle norme dettate per la salvaguardia dell’ambiente.
In questi giorni i legali di Persia, li avvocati Claudio Aronne e Pasquale Mercone del foro di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), hanno più volte presentato e sollecitato un sequestro preventivo alla Procura di Avezzano senza risultati. Alle denunce sono stati presentati atti, perizie e pareri che gli avvocati definiscono schiaccianti per provare lo scempio che si sta consumando nella zona. La vicenda è approdata anche alla Direzione Generale per la Difesa del Suolo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio che parla, in una nota, di “presunto mancato rispetto dele misure di salvaguardia in area perimetrata a rischio frana” invitando l’Autorità di Bacino (con sede a Napoli), la Regione Abruzzo e il sindaco di Castellafiume a “intraprendere al riguardo le eventuali azioni al fine di non incrementare il livello di rischio idrogeologico nelle zone individuate dai Piani e di non precludere ogni possibilità di eliminare le cause che determinano le condizioni del rischio temuto”.
Sulla vicenda starebbero intervenendo anche associazioni come Wwf, Legambiente e rappresentanti dei Verdi che da sempre parlano di sensibilizzazione dei cittadini alla prevenzione e alla pianificazione dell'emergenza. Secondo gli ambientalisti, ogni anno il nostro Paese è costretto a fare i conti con 1.200 frane e oltre 100 piene. Nella zona in questione, a pochi passi dall’albergo scorre il fiume Liri: una presenza che in questo caso accresce il rischio.





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