SAVIANO A CASAL DI PRINCIPE: PER ROBERTI NO, PER LIBERA HA FATTO BENE
Data: Mercoledì, 19 settembre @ 21:08:03 CEST
Argomento: Cronaca




"Questa volta non sono d'accordo col procuratore Franco Roberti, che apprezzo e stimo per il lavoro quotidiano che svolge. Ho condiviso l'idea dell'assessore Gabriele di svolgere la manifestazione d'inizio d'anno scolastico a Casal di Principe". Lo dice Geppino Fiorenza, referente regionale di Libera. "Hanno fatto bene Saviano e Bertinotti - sostiene Fiorenza - a ritornare dopo un anno per tenere il punto. Una minuscola parte della piazza ha rumoreggiato, ma nessuno ha fischiato e le parole dure e decise di Francesco Forgione, presidente dell' Antimafia, sono state applaudite con vigore e subite dall'arrogante componente camorrista, presente ai margini della piazza. Non è di poco conto il turbamento del padre di Sandokan e di chi pensa di farla sempre da padrone in certi territori". "Nulla è cambiato - secondo Saviano - che ieri ho avuto l'onore di accompagnare dal Capo dello Stato, con gli altri vincitori del premio Siani, Simona Petricciuolo, Antonella Migliaccio, Jolanda Napoletano. Ma cosa potrebbe cambiare in così poco tempo? Una giornata va bene, ma poi bisogna lavorare 365 giorni all'anno. E lo fanno gli uomini come Roberti, le forze dell'ordine, gli studenti e le associazioni antiracket. Ci vuole l'azione investigativa e la confisca dei patrimoni. Ma noi a Casale abbiamo diritto di andare e di parlare. E' anche importante rompere quel clima di omertà culturale e psicologica. Le mafie vanno anche sbeffeggiate: ce l'ha insegnato Peppino Impastato. Gli va detto che non valgono niente e sono la rovina della loro gente, che ancora ne subisce il timore ed il fascino". "Ha ragione anche il sindaco della città - continua Fiorenza - ci sono tante persone perbene ed oneste. Perciò è utile andare lì e rimanervi. Per rafforzare quel coraggio e quella dignità". "Siamo tutti Casalesi - dovremmo dire - e vogliamo ripristinare il senso aulico di quel nome Casale di Principe e non Casale di camorra, come dobbiamo dire castello mediceo di Ottaviano e non citare falsi e sconfitti usurpatori. Questo - conclude Fiorenza - ho anche avuto l'onore di dire al Capo dello Stato nell'incontro svoltosi ieri al Quirinale, dedicato ai premi giornalistici del nostro Paese, in cui è stato ricordato Giancarlo Siani". (19 settembre 2007-21:08)





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