CASAL DI PRINCIPE, CASERTA: ASSESSORE GABRIELE INVOCA TINTINNIO DI MANETTE
Data: Lunedì, 17 settembre @ 16:33:39 CEST
Argomento: Cronaca




Casal di Principe (Caserta), (Apcom) - Era stracolma questa mattina la piazza centrale di Casal di Principe, provincia di Caserta, una delle troppe terre di camorra d'Italia. Ma almeno oggi il linguaggio che ha risuonato nelle strade del Paese campano non è stato quello del pizzo e del ricatto, ma quello della voglia di legalità che hanno dimostrato i tanti giovani presenti: erano a Casal di Principe per inaugurare idealmente l'anno scolastico in Campania con un forte richiamo alla legalità. Si è infatti svolta oggi la prima di quattro giornate contro la camorra per le quali nei prossimi giorni verranno organizzate manifestazioni anche a Marano, Eboli e Napoli. Un appuntamento al quale ha voluto esserci il presidente della Camera Fausto Bertinotti. "Siamo qui perché vogliamo strumento per riappropriarci del nostro territorio", spiega Sibilla, studente dell'Istituto tecnico commerciale 'Gallo' di Aversa; "Viviamo qui e non vogliamo andare via, ma per rendere questo possibile c'è bisogno di sviluppo economico e sociale - le fa eco Maria Concetta, dell'Itc di Casal di Principe - di realizzare infrastrutture per rendere spendibile il nostro titolo di studio sul nostro territorio". Davanti al palco, tra la platea, due sedie sono state simbolicamente lasciate vuote. Erano 'posti prenotati' per Antonio Iovine e Michele Zagaria, due boss malavitosi latitanti della zona, "rappresentanti dell'anti-Stato", invitati nei giorni scorsi a partecipare all'incontro con una lettera provocatoria dell'assessore all'Istruzione della Regione Campania, Corrado Gabriele: "Queste sedie - ha detto Gabriele - sono il banco degli imputati principali che vorremmo vedere seduti qui con un bel paio di manette". In piazza sfilano le altre autorità: il capogruppo del Prc alla Camera, Gennaro Migliore, il sindaco di Casal di Principe, GiulianoCristiani, il prefetto di Caserta Elena Stasi, il presidente della Provincia, Sandro De Francisciis, il sottosegretario all'Istruzione, Gaetano Pescarella, il presidente della commissione Antimafia, Francesco Forgione, il noto scrittore anti-camorra Roberto Saviano. E' stato proprio Saviano a ricordare che "per troppo tempo questo posto è stato ignorato dall'attenzione nazionale: ogni volta che vengo qui mi preme raccontare che questa terra ha dato all'Italia le maestranze migliori e per troppo tempo queste maestranze sono state assoldate dalla camorra". "Ai ragazzi - ha detto ancora Saviano - voglio dare un messaggio per vivere una vita fatta di felicità, che vuol dire non vivere sotto una pressione costante di precariato dovuta anche ai clan camorristici. La battaglia alla camorra deve tener conto che esiste un nuovo meccanismo economico e imprenditoriale: il silenzio è calato per troppo tempo su queste dinamiche e su questa terra ed è un silenzio colpevole. La forza per opporsi al potere dei clan in questa terra - ha concluso Saviano - viene dal talento degli stessi cittadini di qui: dovete scegliere da che parte stare". All'incontro ha partecipato anche Aldo Pecora, leader del movimento dei giovani di Locri, ideatore dello slogan 'Adesso ammazzateci tutti': "Qui oggi parte l'anti-mafia, metteteci le vostre facce è partita una grande rivoluzione culturale, noi oggi sfiliamo con le bandiere di Falcone, Borsellino e Saviano. Ragazzi campani svegliatevi - ha concluso Pecora - è venuto il momento di tirare fuori le palle". Dal fondo della piazza, mentre nel frattempo parla il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, una decina di giovani che si dicono 'imprenditori' beffardamente applaudono: "Ma quale mafia - gridano - non esiste nessuna camorra". Ma, per fortuna, sono molto pochi. (17 settembre 2007-16:33)





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