SANTA MARIA C.V. (CASERTA): SEQUESTRATO PALAZZO MARIOTTI DOPO DENUNCIA PROCURA
Data: Lunedì, 03 settembre @ 20:34:53 CEST
Argomento: Cronaca




Santa Maria Capua Vetere (Caserta) - SANTA MARIA CAPUA VETERE – Alla fine, su Palazzo Mariotti, hanno vinto i cittadini. Non si è rivelato infondato, infatti, l’appello lanciato lo scorso aprile dall’associazione «Rinascita Cittadina» (sodalizio che aveva candidato a sindaco alle ultime amministrative l’avvocato Pier Francesco Lugnano) per salvare uno dei 180 palazzi più antichi della città del Foro. L’appello di «Rinascita» era stato replicato nel tempo fino a pochi giorni fa e, sempre a fine agosto, era stata avanzata la richiesta di un consiglio comunale straordinario chiesto da diversi consiglieri d’opposizione - tra cui l’avvocato Alfonso Martucci e la professoressa Maria Luisa Chirico, quest’ultima già vice sindaco e assessore all’urbanistica della passata amministrazione guidata da Vincenzo Iodice - per scongiurare l’abbattimento di Palazzo Mariotti. Nel frattempo, avevano presentato anche una denuncia alla Procura della Repubblica che ieri ha fatto il suo corso: ieri, al Municipio, è stato notificato il sequestro preventivo dell’immobile eseguito dalla Polizia Giudiziaria in base ad una presunta ipotesi di abuso d’ufficio a carico di uno più indagati. Le ruspe avrebbero dovuto abbattere Palazzo Mariotti questa mattina, ma il sequestro – intervenuto a poche ore dalla demolizione – ha evitato la distruzione di un bene artistico. L’edificio ottocentesco – terremotato dagli anni ‘80, ubicato in zona A (centro storico) e inserito da alcuni mesi nel registro dei beni architettonici dal Soprintendente di Caserta Enrico Guglielmo, ma non vincolato - doveva far posto a 14 o 18 appartamenti per civili abitazioni, così come autorizza un permesso ad abbattere e costruire rilasciato lo scorso 13 agosto sulla scorta prima di un parere tecnico comunale interno negativo e poi di uno esterno positivo predisposto dallo stesso dirigente comunale. Una relazione di sopralluogo datata del dicembre 2006 – periodo in cui l’amministrazione era commissariata – aveva escluso ogni abbattimento, indicando per il palazzo un intervento di consolidamento. Poi, ad aprile scorso, le prime avvisaglie di un abbattimento reso noto dall’associazione «Rinascita Cittadina» e l’altro giorno un appello dello stesso sodalizio a firma di oltre cento sammaritani per «scongiurare l’abbattimento e chiedere l’adozione di una moratoria della demolizione dei fabbricati di tutta la città». L’abbattimento, a dire di chi si oppone, priverebbe la città di una testimonianza importante del suo passato e produrrebbe un impatto assolutamente negativo sia sul piano storico che su quello urbanistico ed estetico. Intanto, oggi alle 15, i consiglieri di opposizione hanno anche convocato una conferenza stampa sull’argomento nella quale si discuterà anche della rispuntata crisi politica. (3 settembre 2007-20:34)





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