CASERTA, ACSA CE 3: ESPOSTO IN PROCURA DEL COMITATO EMERGENZA RIFIUTI
Data: Lunedì, 20 agosto @ 20:38:24 CEST
Argomento: Ambiente




Caserta (di Giuseppe Messina, Comitato Emergenza Rifiuti) - Dopo tre tentativi andati a vuoto per visionare le analisi dei rifiuti e averne copia, il Comitato Emergenza Rifiuti è stato costretto a presentare un esposto al magistrato penale. La storia inizia il 7 agosto scorso, quando i dottori Lembo e Santagata, membri del comitato dei garanti, nominati dal commissario di governo per l’emergenza rifiuti e indicati dal Comitato Emergenza Rifiuti, per il controllo della fase di gestione della discarica illegale e pericolosa di Lo Uttaro, nel corso di un’ispezione all’impianto, richiedono al dott. Vagliviello, direttore della discarica, di controllare ed esaminare le analisi e i relativi referti effettuati dal laboratorio Chelab sui rifiuti conferiti all’impianto. Il responsabile dichiara che gli atti richiesti si trovano presso la sede del consorzio ACSA (si ricorda che tali atti devono, invece, per legge essere conservati nell’impianto per metterli a disposizione immediatamente a chiunque, legittimato, ne chieda la visione) e lì potranno averne copia. Il 10 agosto al dr. Santagata è contrapposto un nuovo rifiuto in quanto l’addetta agli atti era partita per le ferie e, senza farne copia così come richiesto, incredibilmente, si era portata con sé le chiavi del cassetto ove sono custoditi gli atti. Con questo pretesto il tecnico viene rinviato a presentarsi dopo 10 giorni. In data odierna, 20 agosto 2007, allo scadere dei dieci giorni, su delega del dr. Santagata, la sig.ra Giovanna Maietta recatasi al consorzio, ha richiesto gli atti ricordando che essi avrebbero avuto una particolare importanza per l’udienza del 22 agosto presso il tribunale di Napoli, in questo senso tutte le analisi della Chelab effettuate sui rifiuti e in particolare sul percolato sarebbero serviti come prova inconfutabile che nella discarica si sversano rifiuti altamente pericolosi. Sarebbe bastato anche prendere solo visione dei risultati delle analisi in parola. Ma gli addetti del consorzio Acsa CE3 hanno, per la terza volta, opposto un rifiuto con la stessa motivazione: l’assenza dell’impiegata. A questo punto è scattato l’esposto al magistrato penale. L’interesse a serrare i risultati delle analisi Chelab ci conferma che nella discarica Lo Uttaro si occultano fanghi e oli industriali, come dimostrato dalle stesse analisi della Chelab a suo tempo visionate. Il dirigente Limatola responsabile anche delle azioni dei suoi impiegati preferisce essere denunciato piuttosto che in piena trasparenza lasciare libero accesso ad atti pubblici. La gestione della discarica del commissario di governo viene attuata con fondi pubblici, di questa gestione di cui è incaricato un Consorzio indebitato fino a 40 milioni di euro non si è mai avuto modo di capire come viene effettuata. Sin dall’inizio c’è stato ostruzionismo verso gli unici due garanti che si sono preoccupati di adempiere all’impegno preso. Sin dall’inizio piuttosto che trasparenza e disponibilità atte a dimostrare una gestione ottimale, c’è stato un occultamento continuo. Basterebbe vedere come si fa a Serre per rendersi conto di cosa significa dare prova di buona fede e di buona gestione. I risultati dei prelievi dello stoccaggio di Macchia Soprana sono quotidianamente aggiornati via internet. Quello che rattrista è l’insistenza da parte di qualche decisore politico che nel tentare di coprire i propri errori, si è reso complice di illegalità diffusa generata da funzionari corrotti. Ciò nonostante le alternative possibili continuano ad essere ignorate, nessuno sa dove sverseranno i rifiuti non appena la discarica sarà colma e i cui lavori del nuovo sito avrebbero dovuto iniziare da tempo e mentre l’illegalità e la pericolosità della discarica Lo Uttaro sono state ampiamente dimostrate. In tutto questo quadro sono inutilmente passati quasi dieci mesi di attesa del piano provinciale dei rifiuti che vede l’Amministrazione Provinciale completamente omissiva, senza aver prodotto alcun atto o preso in considerazione le numerose proposte del Comitato Emergenza Rifiuti e dell’Università Federico II di Napoli ”. (20 agosto 2007-20:38)





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