CASERTA, LO UTTARO: ALL'ACSA CE3 VIETATO VEDERE LE ANALISI SU PERCOLATO
Data: Venerdì, 10 agosto @ 19:55:58 CEST
Argomento: Ambiente




Caserta (Comunicato Comitato Emergenza Rifiuti) - Analisi sotto chiave. Il Consorzio Acsa Ce3 che gestisce la discarica Lo Uttaro, agisce a secondo convenienza ma non secondo legalità e trasparenza. Al dottor Nicola Santagata, membro del Comitato dei Garanti sulla gestione della discarica si è impedito di prendere visione dei rapporti di prova del Laboratorio Chelab incaricato per le analisi sui rifiuti e percolato. “Alle ore 9,40 - scrive Santagata nel suo verbale - ho avuto un colloquio telefonico dal primo piano, ufficio accoglienza dell’ Acsa ce3 con il ragioniere Antimo Amoroso, in presenza della signora addetta al centralino e del vigilante. Il ragioniere riferisce, sempre telefonicamente, che le schede dei rapporti di prova delle analisi eseguite sui rifiuti, acque sotterranee, qualità dell’aria circostante la discarica, percolato, sono custodite, sotto chiave dalla signora Casolaro che è in ferie”. Per legge tutta la documentazione sulla gestione dell’impianto, dovrebbe essere conservata presso la discarica. Il direttore del Consorzio, ing. Limatola, pur sapendo della richiesta del Comitato dei garanti, non ha provveduto né a far recapitare le analisi al Comitato né a far trovare gli stessi al dr. Santagata. Così il ragioniere del Consorzio che non batte ciglio senza aver chiesto al suo dirigente, ci sta dicendo che un’impiegata è diventata unico custode di documenti che dimostrano cosa si è sversato nella discarica. La questione non è di poco conto in quanto, giorno 22 agosto vi è la discussione in Tribunale sulla chiusura o meno della discarica illegale e pericolosa, grazie alle prove fornite involontariamente dallo stesso consorzio. Ora vogliono rinviarci al 20 dicendoci che ci faranno le fotocopie di tutti i formulari, cosi come richiesto nell’ultimo verbale dai nostri garanti. Il ragioniere e il suo capo ci sottolineano il “sotto chiave” per impedire, di fatto, al garante di prenderne almeno visione, così come prescrive la legge sulla trasparenza. Il Consorzio ha avuto sempre mano libera in questa vicenda. Ha potuto negare e autorizzare anche l’ingresso degli ispettore con l’accondiscendenza di certe figure Istituzionali. Il Consorzio Acsa CE3, appare sempre meno uno strumento della pubblica amministrazione e sempre più uno strumento in mano a certi gruppi di potere dei quali, la legalità e le regole appaiono delle minuzie insignificanti. Questo “carrozzone”, così come lo ha definito il Presidente della Provincia durante il convegno svoltosi alle Calorie (ma che per la gente assume un significato strategico per la gestione dei rifiuti e per questo necessità di pulizia e buon governo), fornisce un servizio pubblico, ma si rifiuta di ricevere posta come possono fare gli enti privati. A fasi alterne il consorzio passa dal pubblico al privato. Come ente pubblico ha potuto convocare le riunioni del Comitato dei Garanti addirittura in Prefettura e impedirne l’accesso in discarica. Il consorzio da baracca diventa il castello insormontabile della bella addormentata con la differenza che al posto della principessa vi giacciono i veleni messi sotto chiave della discarica illegale, abusiva e pericolosa di Lo Uttaro. Il 20 Agosto, al rientro della signora Casolaro, il Comitato Emergenza Rifiuti e i garanti si recheranno all’Acsa per avere copia di tutte le schede con i relativi referti che hanno già dimostrato in sede legale, senza ombra di dubbio, la natura dei rifiuti che si stanno abbancando nella cava. (10 agosto 2007-19:55)





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