CASERTA, IMPIEGATO E MILITARE ESERCITO ARRESTATI CON CAMORRISTI
Data: Venerdì, 06 luglio @ 18:39:47 CEST
Argomento: Cronaca




Sei ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite oggi nei confronti di altrettante persone ritenute legate al clan camorristico dei 'Casalesi', tra cui un sottufficiale dell'Esercito ed un impiegato. Sono accusate di associazione per delinquere di tipo camorristico e favoreggiamento. I provvedimenti restrittivi, eseguiti dagli agenti di Aversa e di Castelvolturno, sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Napoli, Amalia Taddeo, su richiesta dei pubblici ministeri della Dda, Giovanni Conzo e Antonello Ardituro, a conclusione di lunghe indagini e pedinamenti. Tre provvedimenti sono stati notificati in carcere ai fratelli Vincenzo Carobene, soprannominato 'Gheddafi', al fratello Luigi, 'Gheddafi junior', entrambi detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, e a Luigi Guida, 'o drink', nel carcere di Spoleto. Carmine De Iulio, 30 anni, caporal maggiore dell'Esercito, bloccato a Persano (Salerno), al 131° Reggimento, dove si trovava in missione, il padre Roberto di 55 anni e Nicola Di Grazia, impiegato di 60 anni sono stati, invece, arrestati oggi. I fratelli Carobene e Luigi Guida sono considerati elementi di spicco del clan dei Casalesi operanti rispettivamente nella zona di Aversa e di Castelvolturno. Nell'ambito delle indagini sono state accertate responsabilità dei fratelli Carobene, di Roberto e Carmine De Iulio e di altri affiliati, tra cui Francesco Pezzella, di Lusciano, in merito ad una estorsione ai danni di un noto imprenditore della zona. Pezzella è rimasto vittima di recente di un agguato. Nicola Di Grazia è accusato di favoreggiamento personale per avere favorito la latitanza di Luigi Carobene. (6 luglio 2007-18:30)





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