CASERTA, LO UTTARO. PETTERUTI SCRIVE A BERTOLASO: COSI' NON VA
Data: Mercoledì, 06 giugno @ 13:26:26 CEST
Argomento: Enti e Comuni


Il testo della lettera del sindaco Nicodemo Petteruti inviata al commissario per l'emergenza ai rifiuti Guido Bertolaso e al presidente della Provincia Alessandro De Franciscis



Caserta (di Nicodemo Petteruti, Sindaco di Caserta) -

Sig. Commissario, ho ribadito di recente, dalle colonne del Corriere del Mezzogiorno, il mio sostegno alla sua battaglia sui rifiuti, senza peraltro rinunciare a evidenziare al Legislatore (il Governo, per la parte concernente il decreto legge n 61 del 2007, il Parlamento per ciò che concerne la legge di conversione) alcuni aspetti critici della recente produzione normativa di settore, che si aggiunge, con le consuete difficoltà di coordinamento e di applicazione/interpretazione, a una sequenza incalzante e talora un po' caotica di provvedenti legislativi, normativi e amministrativi. Ho mantenuto nervi saldi e barra al centro anche quando sono stato oggetto di contumelie, a volte di accuse infamanti, di assalti in consiglio comunale, per aver voluto condividere, con lei e con i1 Presidente de Franciscis, scelte e decisioni che, come è agevole riconoscere, sarebbe stato comodo e facile contrastare. Credo perciò di poterle esternare alcune preoccupazioni sull'andamento delle cose, a oltre un mese dall'apertura del nuovo sito di Uttaro, senza timore di apparire un novello simpatizzante del partito degli antagonisti di professione. Anzitutto mi duole rilevare che nessuna delle attività previste ai punti f. e g. del Protocollo d'intesa sottoscritto l’ 11 novembre 2006 abbia avuto inizio. Come ricorderà si tratta, rispettivamente, dello smaltimento definitivo dei rifiuti solidi urbani posti in stoccaggio provvisorio e della rimozione dei rifiuti solidi urbani giacenti presso il sito di trasferenza, attività che, unitamente alla rimessa in sicurezza dei siti da liberare, costituiscono il nucleo essenziale di interesse per la città di Caserta, in tutta l'attività concordata. Se la preoccupazione per il sito di stoccaggio provvisorio è insorgente, in quanto il periodo di compimento dello sgombero è previsto in sei mesi dall'apertura della discarica (22 aprile u.s.), per il sito di trasferenza l'allarme è attuale, dal momento che le operazioni, non ancora iniziate, dovrebbero compiersi entro il 22 giugno p.v., garantendo, come previsto dal Protocollo, che non un solo chilogrammo di materiale accumulato sia conferito direttamente a Uttaro! Tra l'altro, la permanenza in sito di codesti materiali in condizioni antigieniche e in avanzata putrefazione, perpetua la presenza di miasmi, che ben si presta a tener viva la protesta di settori della cittadinanza strumentalmente aizzati, pronti ad accettare che il nuovo sito sia la madre di tutti gli inquinamenti, anche contro l'evidenza. La prego, perciò, di voler disporre con sollecitudine quanto necessario, consentendomi di sostenere ancora, come finora ho fatto, che i patti sottoscritti sono garantiti dalla responsabilità istituzionale e che nessuno può azzardarsi ad affermare, come pure si è fatto e si sta facendo, che si tratta di promesse al vento. In tale contesto assume rilevanza anche la clausola del punto h. del Protocollo, che prevede la individuazione e l'allestimento di un sito di trasferenza, sostitutivo di quello di Uttaro, da rendere disponibile al più presto, trattandosi di dispositivo di sicurezza per occasioni emergenziali. Anche questa attività risulta non aver ancora avuto inizio, a ben sette mesi dalla firma del Protocollo. Le difficoltà sopra evidenziate si inseriscono, peraltro in un contesto di sofferenza economica nel quale da una parte restano tuttora lettera morta le clausole di ristoro previste dal Protocollo, dall'altra non ha avuto ancora inizio il confronto previsto dal punto l. del Protocollo stesso, per la ricerca di soluzioni transattive alle controversie intercorrenti tra Commissariato e Comune di Caserta. Le chiedo, sig. Commissario, che tale confronto si apra al più presto, anche per prevenire contrasti tra la clausola protocollare, inserita come parte pregnante, e le recenti disposizioni sui trasferimenti di fondi ministeriali ai comuni. Infine un'ultima riflessione sul futuro di Uttaro, correlata anche al dipanarsi degli avvenimenti degli ultimi mesi: le significo fin d'ora che, specie in un contesto di persistente inadempimento di varie clausole del protocollo siglato, sono contrario a qualsiasi ampliamento del sito (peraltro previsto come semplice eventualità), anche perchè il tempo di vita funzionale di Uttaro è ampiamente sufficiente per l'individuazione, ove mai si rendesse necessario disporne, di ulteriori e distinti siti alternativi (in ogni caso da posizionarsi nel rispetto del punto c. del Protocollo d'intesa, sostanzialmente ispirato ai principi su cui fonda l'art. 3 del D.L. 61/2007, che per alcuni comuni campani esclude la individuazione nel relativo territorio di ulteriori siti rispetto a quelli che già vi insistono). Sono certo, sig. Commissario, che vorrà tener debito conto di tutto quanto le ho fin qui esposto e, confidando in un sollecito riscontro, la ringrazio ancora per aver accettato la sfida che, sia pure in misura piccola se raffrontata all'enormità del problema, coinvolge impegnativamente anche me e la mia comunità. (6 giugno 2007-13:25)





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