SANTA MARIA A VICO (CASERTA), DISSUASSORI. SCATTA DENUNCIA PENALE
Data: Venerdì, 18 maggio @ 16:14:17 CEST
Argomento: Enti e Comuni




SANTA MARIA A VICO (Caserta) - Una denuncia penale contro il sindaco di Santa Maria a Vico - nella quale si ipotizza il reato di abuso d'ufficio (e altri reati che vorrà ravvisare il magistrato) - è stata presentata dalla Cosmofoarma Srl, a conclusione di un lungo braccio di ferro nato dall'apposizione illegale di alcuni dissuasori di sosta in via Novanese. La denuncia, presentata lo scorso 16 maggio alla Procura di Santa Maria Capua Vetere dai legali della società, segue l'azione civile avviata nei giorni scorsi dai titolari della Farmasanitaria. 'Il sindaco - si legge nella denuncia - ha preso al balzo la richiesta di alcuni residenti per far installare i dissuasori illegali davanti all'attività commerciale di chi, la scorsa campagna elettorale, ha appoggiato la coalizione opposta a quella dell'attuale primo cittadino'. I dissuasori hanno rallentato da giorni l'economia dell'attività e il fatto gravo - sostengono i legali - è che sono stati collocati in difformità della legge, oltre ad essere non omologati. La Cosmofarma ha annunciato che affiggerà diversi manifesti in città per comunicare ai cittadini di aver presentato una denuncia per abuso di potere. Come si ricorderà, i dissuassori di sosta erano stati ù installati addirittura a spese dei contribuenti provocando l'effetto contrario: hanno aggravto la circolazione stradale oltre che danneggiare l’economia dei negozianti della zona. Un’azione legale per risarcimento dei danni nei confronti dell’amministrazione comunale era stata avviata dalla stessa Cosmofarma dopo la decisione del sindaco, adottata lo scorso marzo, di installare alcuni paletti in ferro. Installazione, disposta su richiesta di una residente che si lamentava delle auto in sosta (peraltro su area pubblica) davanti alla propria abitazione. Due lettere aperte, diffuse nella città tramite manifesti affissi ai muri e diverse raccomandate indirizzate al primo cittadino e all’ufficio preposto, fino ad oggi non hanno sortito alcun effetto. Di qui l’azione legale, con una richiesta di 50 mila euro di danni, che ha approfondito anche la regolarità dei dissuasori i quali, si apprende, non sono omologati per legge. (18 maggio 2007-16:13)





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