RIFIUTI, CANCELLO E ARNONE ISOLA FELICE: SINDACO 'ASSISTE' RACCOLTA
Data: Venerdì, 18 maggio @ 08:10:45 CEST
Argomento: Enti e Comuni




Cancello e Arnone (Caserta) (dal Corriere del Mezzogiorno di Venerdi 18 Maggio 2007) - Una raccolta dei rifiuti «assistita»: direttamente dal primo cittadino. Che, ogni mattina alle 6 in punto «controlla» - come un buon padre di famiglia – che le operazioni di nettezza urbana del Consorzio Ce 4 vengano eseguite nel migliore dei modi. Accade a Cancello ed Arnone, piccolo centro di quasi seimila abitanti, a due passi dal litorale. L’emergenza rifiuti che imperversa in Campania e in provincia di Caserta non abita qui. Niente cumuli di immondizia, cassonetti svuotati ogni mattina dagli operatori ecologici che provvedono, entro le otto e trenta, a conferire il tutto al Consorzio Ilside. Pasqualino Emerito, giovanissimo primo cittadino (ha 34 anni), una laurea in economia e commercio, ex comandante della Polizia Municipale, da mesi attende ogni mattina uno dei sei vigili urbani che, a turno, lo prelevano dalla sua abitazione per seguire le operazioni di raccolta. «Non solo – spiega il sindaco – prima di rientrare a casa, la sera, provvediamo a controllare i punti dove si è maggiormente accumulata l’immondizia in modo che il mattino seguente vengano prelevati per prima i rifiuti in quella zona». L’iniziativa sembra funzionare. Ma perché questa raccolta controllata o, meglio, «assistita», come la definisce Emerito? «Non si tratta di mancata fiducia nei confronti degli operatori – spiega – ma entro le 8,30 bisogna conferire tutto al centro di raccolta e qualche distrazione di troppo o qualche rallentamento può creare quei cumuli di immondizia che si vedono un po’ dappertutto». A Cancello ed Arnone, dove quest’anno si festeggeranno i 30 anni della Festa della Mozzarella, si effettua con una certa diligenza anche la raccolta differenziata. «I vigili urbani – prosegue Emerito – provvedono a controllare anche i sacchetti ma credo che in Campania c’è una volontà, non certamente dei cittadini, a non voler fare la differenziata. Il problema è a monte: l’impegno dei cittadini e di chi controlla viene vanificato per l’assenza di adeguati strumenti e strutture e, così, i rifiuti tornano ad essere indifferenziati. E’ bene domandarsi il perché».





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