INCHIESTA ECO4-CE 4: I PM DELLA DDA IN COMMISSIONE RIFIUTI A ROMA
Data: Mercoledì, 25 aprile @ 08:43:08 CEST
Argomento: Ambiente




La seduta di ieri della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti era dedicata all'audizione di Rosario Cantelmo, Maria Cristina Ribera e Franco Roberti, titolari dell'inchiesta sulle infiltrazioni della camorra nella gestione del consorzio « Caserta 4 » . È l'indagine che ha coinvolto Claudio De Biasio, ex direttore del consorzio e vice di Guido Bertolaso al Commissariato di Governo. I parlamentari hanno convocato i magistrati per capire come sia stato possibile che De Biasio, pur provenendo da una realtà discussa come « Caserta 4 » — pagine e pagine della commissione antimafia si soffermano sulle infiltrazioni dei casalesi e del clan La Torre nella struttura — sia stato nel 2004 cooptato in un ruolo chiave del commissariato — decideva tra l'altro dove realizzare le discariche — e poi, a marzo di quest'anno, sia stato nominato da Bertolaso nel ruolo di subcommissario. Nel corso della seduta — secretata — i pm hanno fatto ricordato gli stretti legami di Claudio De Biasio, che è di Calvi Risorta, in provincia di Caserta, con noti esponenti politici locali. Nell'audizione è stato fatto anche il nome de giudice Donato Ceglie, che coordina l'osservatorio sui crimini ambientali istituito dal ministro Pecoraro Scanio. Roberti e Cantelmo, infatti, hanno ricordato che in una inchiesta di 3 anni fa, relativa a presunti scambi e favori tra il vice prefetto di Caserta Ernesto Raio, un funzionario del Commissariato, e l'imprenditore Orsi, entrambi indagati anche nell'inchiesta più recente, emersero telefonate tra un magistrato e Raio. Su richiesta del presidente Roberto Barbieri di indicare chi fosse il giudice, hanno citato appunto Ceglie. Hanno, però, poi precisato che il Pm Giuseppe Amato, per quei fatti — si ipotizzava una raccomandazione di Ceglie per il rilascio di un porto d'armi a favore di Orsi — ha presentato richiesta di archiviazione, accolta dal Gip. Il caso, però, sarebbe ancora all'attenzione del Csm. La postilla non ha evitato le rimostranze del parlamentare dei Comunisti italiani, Giacomo De Angelis, il quale ha ritenuto infelice la citazione di Ceglie. All'inchiesta del 2004 fa riferimento anche l'interrogazione parlamentare presentata in Senato il 18 aprile da Emidio Novi (Forza Italia). Scrive: «I rapporti inusitatamente stretti sarebbero consistiti, tra l'altro, nel perorare l'assunzione di Claudio De Biasio al Commissariato di Governo. Secondo il vice prefetto Raio, Ceglie si sarebbe attivato anche per il rilascio del porto d'armi all'imprenditore Orsi ed affinché fosse utilizzato come area di stoccaggio un sito di Gricignano di proprietà dell'imprenditore». Ceglie replica: «Ho intrattenuto rapporti con Raio e De Biasio solo per motivi professionali. La mia posizione nell'inchiesta richiamata da Novi e ieri in Commissione, è stata archiviata su richiesta del Pm». Fabrizio Geremicca dal Corriere del Mezzogiorno del 25 aprile 2007)





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