CASERTA, SANITA': LA CISL CONTRO LA 514. RISCHIO CHIUSURA OSPEDALE
Data: Martedì, 24 aprile @ 21:03:36 CEST
Argomento: Sanità




Con l’assemblea del 26 marzo i lavoratori dell’Azienda Ospedaliera avevano dato pieno mandato a Cgil, Cisl e Uil per attivare un percorso che prevedeva: 1) La risoluzione delle quote contrattuali da troppo tempo rimaste disattese e l’attivazione di un tavolo tecnico per il miglioramento della qualità della vita all’interno dei reparti sia da parte degli operatori che dei pazienti 2) L’inizio di un percorso che partendo dall’ospedale cittadino prevedesse il coinvolgimento della cittadinanza e delle istituzioni per ridare all’azienda ospedaliera il ruolo guida in materia sanitaria e quindi per meglio rispondere e venire incontro alla domanda di salute della città e dell’intera provincia. Riguardo al primo punto, e quindi alle quote contrattuali, la Cisl aziendale ritiene che con il prossimo incontro che si terrà il 3 maggio, si potrà dare una risposta esaustiva e positiva ai lavoratori grazie non solo alla grande determinazione e ostinazione dei dirigenti sindacali sas e Rsu presenti negli incontri di contrattazione già espletati ma anche alla grande disponibilità al dialogo, da parte della delegazione di parte pubblica, improvvisamente rinata dopo l’assemblea del 26. “Con il tre maggio – chiarisce il segretario aziendale Pasquale Manna - data in cui si parlerà di progressione orizzontale, buoni ticket e regolamento per l’istituzione delle posizioni organizzative, finalmente riteniamo di poter scrivere la parola fine ad una vicenda che portiamo avanti ormai dal 2003. Sul versante della limitazione delle prestazioni erogate, accorpamento dei reparti, diminuzione dei posti letto, il discorso si è fatto negli ultimi giorni più difficile: infatti con la DGRC 514 del 30 marzo 2007 il governo regionale ha deciso di eliminare definitivamente il lavoro precario dalle strutture sanitarie mandando a casa tutti i lavoratori che non rientrano nei criteri stabiliti dalla finanziaria. In ospedale a Caserta - continua Manna - nessuno probabilmente rientra in questi criteri e l’ospedale si appresta a vivere un’estate rovente in termini di assistenza, considerato anche che il personale, nei mesi di luglio e agosto, ha diritto a godere di un periodo di ferie”. “Ricordiamo che la 1843/05 (delibera di giunta regionale) - aggiunge il Segretario Generale Rino Brignola - che di fatto ha generato il caos sopra citato, se non modificata avrà un effetto devastante in tutto lo scenario sanitario regionale. Inoltre, sempre con la 514 la Regione pare abbia deciso di mettere le mani in tasca ai lavoratori decurtando i fondi destinati alla contrattazione decentrata. Basterebbero solo questi due punti, livelli occupazionali e risorse economiche decurtate, a stabilire il fallimento della politica sanitaria e occupazionale di questo governo regionale. E inoltre – tiene a sottolineare Brignola - a proposito sempre della delibera regionale approvata senza nessuna forma di coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali, è invece dimostrato quanto sia valida la concertazione: l’Ospedale di Caserta ne è la dimostrazione, infatti attraverso il dialogo ed il confronto costante tra le parti si è riusciti a risolvere problematiche fino ad oggi inspiegabilmente insolute”. Confidiamo nell’attivo unitario del 26 prossimo venturo che si terrà a Napoli affinché Cgil, Cisl e Uil, dando prova di grande determinazione e compattezza, possano decidere su forme di intervento sul governo regionale, forme che non disdegnino il coinvolgimento dei cittadini campani nonché delle altre istituzioni. La Cisl dice no ai veri sprechi. La lotta al precariato e agli sperperi in sanità non può essere combattuta con provvedimenti generalizzati e indiscriminati, occorre invece una scelta più oculata che tenga conto delle reali esigenze della cittadinanza e che argini effettivamente quell’emorragia che sta dissanguando la sanità campana e casertana in particolare. (24 aprile 2007-21:00)





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