CASERTA: LA SUN 'UNIVERSITA' DEL SOLE'? QUALCUNO LO SCRISSE NEL 2003
Data: Giovedì, 19 aprile @ 19:10:07 CEST
Argomento: Università


La non tanto remota possibilità che il nome della Seconda Università di Napoli rimanga tale vedi qui fa tornare d'attualità un articolo di Franco Tontoli pubblicato nel 2003.
Franco Tontoli ci scrive: «Sul suggerimento avanzato di intitolare l'Università SUN (Univesità del Sole) rinuncio a ogni diritto di copyright. Prima dei saluti, un'altra considerazione: Carlo III di Borbone quando fece la nostra Reggia la chiamò "di Caserta" e non "Seconda Reggia di Napoli".



Caserta - (dal Corriere del Mezzogiorno del 19 febbraio 2003 - Rubrica Biro a Segno di Franco Tontoli)
Ci risiamo, è tornato sul tavolo del dibattito pubblico il derby della intitolazione della Università che sta a Caserta ( e ad Aversa, Capua, Santa Maria C.V.), che sulle carte intestate si chiama già “SUN”, sigla che più che all’acronimo di Seconda Università Napoli riporta al “sole”, traduzione di “sun”, quindi Università del Sole che può essere un’idea, anche se potrebbe farla ritenere a indirizzo astronomico. A undici anni dalla sua nascita, pertanto, torniamo a ricordarci – noi casertani – che proprio non ci va giù di ospitare una università in affidamento da Napoli e non poterla considerare figlia naturale qual è; che è ora di battezzarla, questa creatura, prima che diventi adulta se non addirittura vecchia. Il nome? Già, il nome. E si è riaccesa la disputa nel parentado, come succede tra i genitori di lui e quelli di lei quando il pancione annuncia l’erede. Università di Caserta? E come la mettiamo con le altre città della provincia? E, allora: Università di Terra di Lavoro? Sa di indirizzo in Agraria. Università Ernesto Beneduce? D’accordo, grande economista casertano; ma sa di esclusivo indirizzo in Economia e Finanza. Università dei Borbone? E, sullo stemma, potranno mai convivere i tre gigli monarchici con la ruota dentata repubblicana? Università Campania Felix? Sa di depliant turistico. Università Giordano Bruno? Sembra l’estensione del liceo classico di Maddaloni. Queste le tesi e le antitesi. Un guaio; come si muovono – il rettore Antonio Grella col Senato accademico – li fulminano. E non c’è nemmeno possibilità di accontentare contemporaneamente i fautori di due tesi contrapposte, come si fa associando i nomi di due nonni (Giovanni e Pietro uguale Giampiero) e come non potè fare un nostro amico che, avendo il papà di nome Raffaele e il suocero Aniello, non se la sentì di condannare il primogenito a un “Rafaniello” che lo avrebbe segnato a vita. Come vai, infatti, a miscelare Caserta con Aversa, Capua e Santa Maria Capua Vetere? E ci si rituffa nel quesito, mai avendo la determinazione (o il coraggio?) di scegliere. L’elenco dei nomi è quello accennato, manca il suggerimento del vescovo Nogaro che lo tiene come asso nella manica, che certamente si rifarà alla Civitas tanto vagheggiata ma, come in questo caso, ancora frantumata in tante sotto-urbi, rioni di cui noi residenti magari avessimo un po’ dell’orgoglio, della dignità di appartenenza che caratterizza i contradaioli senesi. La nostra eccellenza sta nello stare contro, aprioristicamente a chiacchiere. Per poi subire scelte penalizzanti decise altrove. Finchè si può, si decida qui, a Caserta.. Subito e prima che dedichino l’Università a un forestiero. Che, per quanto illustre e italiano sia, sempre non casertano risulterà.





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