CASO LO UTTARO, PETTERUTI A NOGARO: COMODO PREFERIRE LA PROTESTA ALLA PROPOSTA
Data: Domenica, 15 aprile @ 10:25:41 CEST
Argomento: Ambiente




CASERTA — (di Angelo Agrippa dal Corriere del Mezzogiorno di Domenica 15 Aprile 2007) -
Stamane, alle 10.30, a Palazzo Marigliano a Napoli si riuniranno le assise della città di Napoli e del Mezzogiorno d'Italia sul tema « Lo Uttaro Storia di un disastro ambientale annunciato » . Interverranno con Giuseppe Messina i docenti universitari Giuseppe Comella e Antonio Marfella. Intanto, a Caserta tiene banco la lettera aperta del vescovo Raffaele Nogaro agli amministratori comunali e provinciali. Una lettera che è suonata come un sibilo nelle orecchie del sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti e del presidente della Provincia Sandro de Franciscis. Il vescovo è tornato a protestare contro il riutilizzo della discarica Lo Uttaro. Da qui, l'appello accorato agli amministratori della Provincia e a quelli comunali di Caserta, Maddaloni, San Marco Evangelista e San Nicola la Strada di « manifestare con me il vostro dissenso dalle decisioni che sono state incautamente prese, di trovare le forme opportune di opposizione fino all'autosospensione dagli enti di rappresentanza locale nei quali siete impegnati » . Nogaro rilancia l'allarme già ampiamente sostenuto dai comitati per il no nei giorni scorsi: «Come possiamo accettare — si chiede — tanta illegalità e un tale attentato alla vita? Si tratta di un errore che potrà avere ulteriori gravissime conseguenze per tutta la nostra popolazione. Un errore che renderà definitiva la calamità nella quale già siamo costretti, nostro malgrado, a sopravvivere » . Pur accettando la provincializzazione del ciclo di smaltimento dei rifiuti, tuttavia, il presule invoca l'intervento del Governo perché si faccia « carico, per un certo numero di anni, di una gestione esterna dei nostri rifiuti. Intanto, le nostre istituzioni locali si impegnino, come ancora non hanno colpevolmente fatto, a far cominciare la raccolta differenziata».
Sindaco Petteruti, Nogaro continua ad opporsi all'utilizzo della discarica Lo Uttaro.
«Sarei forse un sindaco migliore se mi schierassi anch'io contro Lo Uttaro invece di pensare a come rimuovere la spazzatura dalle strade e ad evitare di andare incontro all'estate con una superemergenza ecologica? Per me, come per altri amministratori, sarebbe certamente più facile innalzare la croce e capeggiare i cortei contro il Commissariato: ne guadagneremmo in consensi popolari e, forse, anche in indulgenza plenaria». «Credo che sul piano della comunicazione si stia facendo una grande confusione, a giovamento di chi ha tratto, finora, profitto dalle varie emergenze rifiuti e vorrebbe continuare a trarne attraverso la strumentalizzazione sistematica della protesta popolare per interessi che certamente non vanno nella direzione auspicata da monsignor Nogaro. Detto questo, qui bisogna chiarire che non vi è uno schieramento formato dai sindaci e dal presidente della Provincia che vuole appestare l'aria e dall'altra le popolazioni che invece di difendersi da chi davvero punta a perpetuare l'emergenza, come del resto è avvenuto finora, sospettano che gli amministratori siano diventati improvvisamente tutti carnefici della salute pubblica. Fino a prova contraria, risiediamo tutti in questo territorio».
Ma l'emergenza continua ad allarmare.
«Appunto, occorrerebbe risolverla e non manifestare con lo scolapasta in testa. Ecco, il vescovo sa bene come stiamo procedendo, con quanta perizia e attenzione. Io credo che monsignor Nogaro rischi, ingenuamente, di prestare il fianco alle strumentalizzazioni, invece di stare dalla parte di chi sa assumersi le proprie responsabilità nel tentativo di fronteggiare qualunque pericolo ambientale».
Ma a Lo Uttaro negli anni passati sono stati sversati milioni di metri cubi di spazzatura, spesso anche ad altissima tossicità.
«Bertolaso ha preso degli impegni pubblici sulla messa in sicurezza e sulle garanzie ambientali. Lo Uttaro è un sito compatibile. Io da sindaco non posso che dar fiducia al commissario di governo. Fino a prova contraria» . «Non vogliamo dar fiducia al Governo, al capo della Protezione civile, al commissario per l'emergenza rifiuti, ma ai cortei di protesta? Liberi di farlo. Con la consapevolezza, però, che questa strada non ci porterà da nessuna parte. Spiace notare come Nogaro alla proposta finisca per preferire la protesta. Ripeto, troppo comodo».
La proposta, a dire il vero, c'è nella lettera del vescovo: si auspica l'avvio della raccolta differenziata
. «Ma la raccolta differenziata appartiene già ad un processo evolutivo che abbiamo avviato. Tuttavia, non abbiamo la possibilità di operare in regime privatistico: ci sono dei vincoli occupazionali da rispettare, scadenze contrattuali d'appalto che aggiungono difficoltà a ritardi, ci sono aspetti economici da valutare per evitare che sui cittadini oltre al danno ricada anche la beffa di un'imposta maggiorata». Insomma, entro quanto potrà partire la differenziata a Caserta?
«Spero, ragionevolmente, prima dell'estate. Ma per piacere non passi l'idea che nel frattempo stiamo contemplando il bel tempo invece di pensare a risolvere i problemi. E monsignor Nogaro sappia apprezzare la responsabilità di chi alla parola d'accusa vorrebbe dar spazio più ai fatti risolutivi».





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